Murillo, è un vero calo di rendimento? I motivi per cui non preoccuparsi…

L’espulsione di Murillo, ieri, ha complicato i piani di vittoria dell’Inter, costretta ad affrontare l’ultimo quarto d’ora in inferiorità numerica. Il colombiano sembrava essere stato vittima di una colossale ingenuità, ma alla fine ci si è resi conto come fosse stato un tranello propiziato da Vazquez al quale Doveri ha imboccato con tutto il fischietto.

Francamente, appare ingiusto stroncare l’ex Granada per un’espulsione immeritata, inserita in un contesto di prestazione positiva. Murillo si sta confermando difensore affidabile, concreto, bravo a non farsi saltare nell’uno contro uno, disciplinato tatticamente e ben amalgamato con il più navigato Miranda, che lo controlla e lo può guidare con precisione nel suo percorso di crescita progressiva. E’ vero che Murillo ha commesso a volte dei peccati di inesperienza, ma più in fase di disimpegno e di possesso palla. Basti pensare alle velleità che stavano permettendo a Bacca e Cuadrado di punire un Handanovic sempre esemplare nell’evitare che gli errori del compagno si trasformassero in peccati irrimediabili. Sbagli che sono dovuti alla leggerezza dell’età, ma che non sono amputabili a carenze o  lacune evidenti del calciatore. Sin qui non si può non giudicare positivamente la stagione di uno dei tanti acquisti estivi dell’Inter, soprattutto per il rapporto con un prezzo per nulla esorbitante.

Col tempo saprà limare quegli errori che lo hanno sin qui protagonista, ma Mancini è consapevole di aver trovato un centrale e una coppia di grande affidabilità, in grado di fargli dormire sonni tranquilli e sul quale puntare sia in breve che a lungo termine. Un’espulsione non deve pregiudicare la valutazione di un giocatore, ma per quanto mostrato finora, siamo convinti che ciò non accadrà

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