Un allenamento sì ma con buone indicazioni: Kondogbia è in crescita e anche l’Inter B batte i cugini

Il condottiero Mancini, sempre più padrone e guida della banda nerazzurra aveva detto che questo derby sarebbe stata una sgambata e poco più e così è stato ma ha anche portato discrete indicazioni.

Dall’11 iniziale, Carrizo; Montoya, Ranocchia, D’Ambrosio,  Telles; Biabiany, Gnoukouri, Kondogbia, Nagatomo; Palacio, Manaj, si capisce che la partita sarà un allenamento-esperimento ma per qualcuno deve valere qualcosa in più. Tra recupero della forma e mettersi in luce agli occhi dell’allenatore per i vari Palacio, Manaj, Ranocchia, D’Ambrosio, i giovani e Kondogbia, la posta è più alta e comunque di fronte c’è sempre l’altra sponda di Milano, quindi sfigurare non piace a nessuno.

L’Inter parte bene, i giovani rispondono con grinta e volontà  e il vituperato, osteggiato e maltrattato colosso francese Kondogbia fa vedere già al 12′ che non ha intenzione di fare la comparsa e deposita la palla alle spalle di Donnarumma, segnando la rete che si rivelerà il match ball.

Manaj lotta, si propone e va vicino alla rete in più di un’occasione, chi invece continua a non trasmettere buone sensazioni è Ranocchia. Troppi gli errori e le leggerezze commesse dall’ex capitano.

All’inizio di ripresa Mancini da il via alla girandola di cambi fino ad arrivare al 61′ con una squadra completamente stravolta: Carrizo
Gyamfi, Popa, Della Giovanna, Dodò; Tchaoule, Antonini, Dimarco; Delgado, Rapaic, Baldini.

I ritmi cambiano ma le occasioni ci sono anche se il Milan cerca disperatamente il pareggio.
All’80’ c’è gloria anche per Berni che sostituisce Carrizzo.

Un buon allenamento per la banda di Mancini e cosa che non guasta un altro derby portato a casa.
Ora però, bando alle ciance, testa e muscoli proiettati su Palermo. Lì non si può e non si deve sbagliare.

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