GdS – Mourinho: “Da tifoso nerazzurro non sono deluso, strana la Serie A con tante squadre per il titolo. A Capello dico che…”

Vedere lo Special One in nei bassifondi della Premier League è una sorpresa, a La Gazzetta dello Sport Mourinho si professa pronto alla risalita, senza dimenticare la “sua” Inter e il connazionale Sousa che sta facendo benissimo con la Fiorentina. Questo e molto altro nell’intervista rilasciata alla rosea.

Non so che succede, i risultati con il mio Chelsea al momento sono davvero negativi. Non posso né voglio nascondere la realtà. E fatico a trovare una spiegazione. Però vi assicuro: sto lavorando come mai e ne usciremo. E c’è anche la Champions che non abbandono certo“.

Vedere cosi in basso il tecnico del Triplete è una novità, nei campionati dove ha guidato le sue squadre fino alla fine è giunto al massimo terzo come peggior risultato, sia con Chelsea che con il Porto, e ora dopo 8 giornate si ritrova sedicesimo con 4 sconfitte e 17 gol subiti.

Malelingue a parte in cui si dice che non viene esonerato perché la buonuscita sfiorerebbe i 35 milioni, ecco che il Chelsea dirama per la prima volta un comunicato a favore di Mourinho: “Questo mi inorgoglisce, dimostra la figura di Abramovich nei confronti del tecnico che ha vinto tre Premier con questo club, lo ringrazio e continuo a lavorare“.

Se si parla di portoghesi in testa al campionato si pensa subito a Mourinho, invece la sorpresa è l’ex giocatore dell’Inter, Paulo Sousa, a guidare la Serie A: “Paulo è un grande, sono felice per lui. Ha lavorato tanto e duramente per arrivare fin qui. Ci sono allenatori che cominciano con grandi club senza fare esperienze fondamentali. Lui è stato umile, ha viaggiato e lavorato in Ungheria, Israele, nella B inglese, in Svizzera. E soltanto adesso che è preparato è arrivato in Italia. Studia, si informa, si vede la sua mano nella Fiorentina“.

Non sarei deluso se fossi un tifoso nerazzurro. Rispetto agli ultimi anni l’Inter sta facendo molto bene, è partita per lottare per lo scudetto“.

Giochi del destino, ma alla guida di questa Inter c’è l’allenatore che ha preceduto Mourinho nella sua vittoriosa era nerazzurra, chiedere se Mancini diventerà campione d’Italia è però un azzardo: “Adesso non c’è risposta, è nel gruppo dei pretendenti: mai la Serie A è stata aperta a cosi tante squadre come oggi. La Juventus mi sembra sia partita un po’ come il Chelsea, a fatica, e come il Chelsea si riprenderà, è soltanto questione di tempo. Roma e Napoli sono quelle che possono approfittare di una stagione senza bianconeri superfavoriti“.

La critica più pesante piovuta in questi giorni su Mourinho ha la firma di Capello, il tecnico italiano ha difatti ribadito che José tende a bruciare un po’ i giocatori dopo un paio d’anni. La risposta del portoghese non tarda ad arrivare: “Ho letto quello che Capello ha detto sulla Gazzetta e non solo. Penso che un allenatore con la sua storia avrebbe fatto meglio a parlare di calcio senza commentare il lavoro dei suoi colleghi. Allora io avrei potuto commentare il suo lavoro quando allenava la nazionale inglese o quella russa e non l’ho mai fatto. Perché preferisco rispettare i momenti negativi dei colleghi: mi piace molto di più parlare di Fabio Capello nei tanti momenti belli della sua carriera ricca di straordinari successi

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