E così venne il giorno di Perisic, goal e non solo…

Ivan Perisic si è sbloccato. Goal, una prestazione di spessore e la palma unanime di migliore in campo per l’Inter. Il croato è stato il più pericoloso, ha preso iniziativa, ha creato presupposti interessanti, ha svariato molto e si è dimostrato un esterno di fascia efficace. Quando Mancini lo ha stabilmente relegato sull’out di sinistra, ha mostrato il meglio del repertorio; velocità, cross, capacità di saltare l’uomo. I compagni lo hanno spesso cercato e lui ha duettato con Telles con buona intesa. E’ stato astuto e lesto a inserirsi in occasione del goal, incidendo così in maniera concreta e tangibile. Bravo, così, a reagire in seguito alla partita contro la Fiorentina, che lo aveva annoverato tra i peggiori in campo, anche se in un ruolo non prettamente suo. Con meno compiti difensivi e maggior licenza di spostamento, il croato ha dimostrato le ragion per cui Mancini ha spinto molto per il suo acquisto. Lui, Icardi e Jovetic sono le certezze del reparto offensivo, sono i cardini sui quali la manovra nerazzurra può innestarsi con pericolosità. Quando il montenegrino rientrerà e Perisic aumenterà ancora i giri del proprio motore, ecco che le difese avversarie potranno iniziare a soffrire con più costanza l’attacco milanese e Mauro Icardi sarà in grado di essere più al centro dell’azione e della partita. In attesa dell’esplosione di altri, l’Inter può guardare con sollievo e soddisfazione ai primi lampi interessanti di uno dei suoi acquisti estivi più rilevanti. Il mosaico pian piano riuscirà trovare tutti i propri pezzi?

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