GdS – Icardi: “Che bello stare lassù e che grinta Melo”

Il nuovo capitano dell’Inter Mauro Icardi è il testimonial del gioco Fifa16 della EA Sport, a margine della presentazione ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, partendo dall’Icardi in versione virtuale, troppo forte o no nel videogames.

No, posso migliorare anche lì. Mi hanno creato per quello che credono sia il mio valore. E anche i miei compagni sono venuti bene…”.

Per un ragazzo di 22 anni la passione per i giochi è normale, poi per chi ha già figli: “A loro piacciono tutti i giochi tecnologici. Poi mi diverto un mondo pure io“.

Videogames a parte la notizia è sul recupero fisico del bomber e sulle attuali condizioni “Con l’aiuto di Sergio Viganò, abbiamo fatto di tutto per far guarire la coscia destra e giocare il derby. Non ero al 100%, ma ora sto meglio,  e non mi fa male la famosa cicatrice, semplicemente col Verona non mi sono arrivati i palloni giusti per tirare da fuori. Ora sono vicino al top della condizione”.

Primi in classifica si sta benissimo! E si sta soprattutto molto più sereni durante la settimana. Questo aiuta tanto. La Juventus nella seconda metà della classifica non se li aspettava nessuno. Noi invece volevamo partire forte . Magari non così forte… Però, che soddisfazione stare lassù ma siamo solo all’inizio per pronunciare la parola scudetto“.

Icardi ricorda l’obiettivo minimo della stagione per non fallire: “Il terzo posto è l’obiettivo minimo di una società che ha fatto grandi investimenti. L’Inter non può rimanere un’altra stagione senza Europa”.

Un gioco nuovo quello interista con Jovetic e Perisic ma per Icardi non cambia nulla: “Alla fine devo comunque cercare la profondità e muovermi al centro. Tutti e tre i nuovi amano avere la palla tra i piedi e scambiarsi la posizione“.

Il bel gioco deve ancora arrivare. Facciamo tanto possesso palla, ma dobbiamo alzare l’asticella. Essere più veloci, visto che di grinta in campo ne mettiamo già parecchia…”.

Un’Inter totalmente diversa da quella di 12 mesi fa “Con 10 giocatori nuovi, c’è stata una rivoluzione che ci ha fatto benissimo. Abbiamo tirato una riga sul passato e lavorato per creare un grande gruppo. Col tempo ve ne accorgerete. Possiamo solo migliorare, e la grinta di Melo è contagiosa“.

Il nuovo ruolo di capitano sembra non aver toccato Mauro anche se: “Sono un freddo, ma un po’ mi rende più coinvolto. In campo siamo tutti capitani, ora però testa ai viola e poi a Marassi con la Samp, dobbiamo salire il più in alto possibile“.

Il pensiero alla nazionale argentina per ora non si pone: “Penso solo all’Inter

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