Bolingbroke decisivo nell’addio di Fassone. Tra le ‘colpe’ dell’ex dg c’è anche il mercato

Il clamoroso divorzio tra l’Inter e il suo ormai ex direttore generale Marco Fassone, è ormai ufficiale e nelle ultime ore continuano ad emergere importanti retroscena sui dettagli dell’accaduto. Sulle pagine del quotidiano Libero infatti, vengono svelati gli attriti e i malumori in casa nerazzurra che hanno portato a questa significativa separazione.

Se infatti i rapporti tra l’ex dg ed il presidente Erik Thohir sono sempre stati ottimi, il vero ago della bilancia dell’intera vicenda pare essere stato l’amministratore delegato Bolingbroke. A Fassone infatti, la comunicazione della fine del suo rapporto lavorativo con la società interista è arrivata proprio dall’ex dirigente del Manchester United. La principale ‘colpa’ attribuitagli sembrerebbe esser stata paradossalmente legata al mercato, con quel disavanzo di sette milioni tra entrate ed uscite ritenuto troppo pesante. Una giustificazione che però fatica a stare in piedi da sola, visto che tutte le operazioni sono state ampiamente concordate con il presidente Thohir.

Dietro questa dichiarazione di facciata invece, ci sarebbe il desiderio dell’attuale ad di avere maggior potere decisionale anche nella parte sportiva, il che spiegherebbe meglio l’allontanamento di Fassone. L’ex dg dal canto suo, sembrerebbe essere molto dispiaciuto della fulminea presa di posizione della società, alla luce anche di un mercato importante nel quale lui ha partecipato attivamente e che ha portato finora grandi benefici alla squadra.

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