Massimo risultato, (quasi) minimo sforzo, ecco perché…

Vittorie da grande squadra, così sono chiamati i successi di un team che, anche senza meravigliare per 90 minuti, riesce a raggiungere i propri obiettivi. L’Inter finora ha vinto così: solo e sempre un goal di scarto sugli avversari, gioco non strabiliante, non troppe occasioni create, ma nemmeno concesse.

Il cinismo come marchio di fabbrica assieme alla solidità difensiva. Si concretizza quel poco che si crea e si fa in modo di gestire e di non subire eccessivamente gli assalti avversari. L’Inter non deve spaventare per le quattro vittorie ottenute, ma proprio perché le ha conseguite senza dispiegare troppo il proprio potenziale, un potenziale ancora inespresso, se si pensa a qualche giocatore ancora non inserito negli schemi come Ljajic, o a quelli che devono ancora entrare in condizione, come Kondogbia, Jovetic, lo stesso Icardi. Massimo risultato senza il massimo sforzo. E’ questo famoso detto il riassunto dell’inizio stagionale nerazzurro. Il primato in classifica entusiasma, così come il pensiero di come potranno andare le cose quando anche lo sforzo sarà massimo…

Certo, ttutte le vittorie sono state sudate, ma l’Inter è consapevole che il proprio meglio è ancora lungi dall’essere raggiunto.

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