GdS – La Top Ten dei derby di Milano: da Trerè a Sheva, passando per Meazza e Mazzola

Il romanzo del derby nasce il 10 gennaio 1909, una storia unica, fatta di immagini che La Gazzetta dello Sport ripercorre sino ai giorni nostri, non necessariamente le vittorie più eclatanti ma i momenti più significativi di Inter-Milan.

10 GENNAIO 1909: LA PRIMA VOLTA.

Il primo personaggio che firma un derby è Attilio Trerè, detto il Kaiser perché porta i baffi a manubrio come l’Imperatore tedesco Guglielmo II. Entra nella storia del derby per aver segnato il primo gol stracittadino, vinto dal suo Milan per 3-2 con le reti anche di Lana e Laich per i rossoneri e Gama e Schuler per i nerazzurri. Il giudizio della sfida fu buona prestazione interista con un Milan balbettante nonostante la vittoria, pubblico scarso e terreno pesantissimo.

2 MAGGIO 1915: L’ULTIMA GIOIA

Il personaggio del derby è Virgilio Fossati, anima e capitano dell’Inter che nella primavera del 1915, con la Prima Guerra Mondiale alle porte, vinse contro il Milan per 3-1 risultando come al solito il migliore in campo. La gloria svanì in fretta, pochi giorni più tardi parti per il fronte dove non fece mai ritorno, morendo in combattimento, da capitano, nel giugno 1916 a Monfalcone.

9 FEBBRAIO 1941: LA BEFFA

Il nome Giuseppe Meazza ai più giovani ricorda solo lo stadio, ma il Peppìn è il simbolo nerazzurro che nel 41 decise di accettare la corte rossonera. Lui, interista nel dna, contro l’Inter, un orgoglio di un vecchio giocatore messo da parte dalla sua squadra e pronto a giocare nel Milan, allora detta Milano, e a segnare al minuto 38 un preciso gol su assist di Cappello, roba da scandalizzare l’Arena e far da papà ad altri gol agrodolci come quelli di Ronaldo o Ibrahimovic.

6 NOVEMBRE 1949: LA GRANDE ABBUFFATA

Di derby cosi se ne vorrebbero vedere sempre, basta il risultato, 6-5 dopo che il calcio italiano piangeva ancora le vittime di Superga. Risultato mai visto con Gianni Brera che titolò: “Realtà romanzesca a San Siro” col Milan in vantaggio per 4-1 dopo 19 minuti con alternarsi poi di gol ed emozioni, “Il Milan ha fatto il gioco, l’Inter ha vinto, il paradosso ha una sua logica. Ma, siamo onesti, un pareggio sarebbe stato meglio” sentenziò Brera.

1 OTTOBRE 1961: LA LEZIONE DEL PARON

Erano le sfide di Rocco contro Herrera, della prepotenza nerazzurra pronta a scommettere su quanti gol di scarto rifilare ai cugini rossoneri, con lo scherzetto del Paron che invece vinse 3-1 con gol di Pivatelli, Greaves e Conti mentre il solo Suarez segnò per i nerazzurri con Rocco ad azzeccare tutte le marcature ed imbrigliare il Mago.

24 GENNAIO 1964: SANDRINO PIE’ VELOCE

13 secondi, il tempo necessario per Sandro Mazzola nell’infilare Kamikaze Ghezzi, gol talmente rapido da sfuggire anche all’arbitro Lo Bello. E’ un record tuttora in corso, col Milan a guardare i nerazzurri senza toccar palla e Mazzola in rete, partita poi chiusa 1-1 in una stagione che regalò gloria ad entrambe, lo scudetto all’Inter, l’ottavo, e la prima Coppa dei Campioni al Milan, prima squadra italiana nel riuscire a vincerla.

28 OTTOBRE 1984: LA ZUCCATA DI MARK

Ci sono giocatori che vengono ricordati solo per pochi gol, ma pesanti, uno di questi è Mark Hateley. Un derby, quello 84, con i milanisti contro Castagner e Collovati, colpevoli di un cambio di maglia troppo rapido, una partita dove l’Inter va in vantaggio con Altobelli e cercando di addormentare il derby subiscono il gol di Agostino Di Bartolomei, fino al momento magico, cross di Virdis per Hateley che vola in cielo sovrastando Collovati e depositando di testa il pallone alle spalle di Zenga.

6 APRILE 1986: QUELLO CHE NON TI ASPETTI

Primo derby da presidente per Silvio Berlusconi, ambiente elettrico con Corso che sostituisce Castagner in panchina, nell’intervallo dentro il giovane Giuseppe Minaudo, 19 anni ed ecco il botto, punizione di Fanna, testa di Mandorlini, palla sul palo e Minaudo in gol, il tutto a rovinare il primo sorriso di Berlusconi.

11 MAGGIO 2001: PEGGIO DI COSI’

Per i nerazzurri è una data da cancellare, nonostante a fine anno la classifica si chiude con l’Inter davanti al Milan, entrambe lontane dallo scudetto. Si gioca di venerdi, sulla panchina nerazzurra siede Marco Tardelli che dopo aver ereditato il ruolo da Lippi ci impiega un pò a dare un assetto ai nerazzurri. Da i buoni risultati con la difesa a 4 torna a 3 dietro e lo sfracello si compie, vince il Milan 6-0 con doppiette di Comandini e Shevchenko, gol di Giunti e Serginho in una serata da incubo che ancora oggi viene rievocata.

12 APRILE 2005: VERGOGNA EUROPEA

Se il 2001 era una vergogna a tinte nerazzurre sul campo nel 2005 tutto San Siro diede il peggio di sé e cosa più grave, in Europa. Derby di ritorno nella Champions League 2004/05, dopo il 2 a 0 dell’andata firmato Stam e Shevchenko ancora l’ucraino a segno, ma la gara dura 74 minuti, i tifosi interisti lanciano di tutto ai danni di Dida ferendolo con un petardo. Risultato 3-0 a tavolino e una vergogna europea indegna della stracittadina di Milano.

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