Perisic e (forse) Eder, come giocherà ora Mancini?

Ivan Perisic ci ha messo tanto, ma è arrivato. Eder è ancora in forse, ma un suo approdo a Milano non appare così improbabile. Se così fosse, Mancini avrebbe a disposizione i tanto agognati cinque attaccanti, utili per avere più soluzioni possibili sia a livello individuale che tattico.

Detto che, finora, il modulo utilizzato maggiormente è stato il 4-3-1-2, entrambi gli acquisti si sposano bene con questa soluzione tattica. Eder e Perisic possono infatti rivestire il ruolo di seconda punta. Per l’attuale sampdoriano si tratta del ruolo naturale, mentre Perisic, generalmente più esterno, ha rivestito in carriera questa posizione, soprattutto con la Nazionale croata. Con i nuovi acquisti però, sembra improbabile che Mancini rinunci alla sua idea di giocare con degli esterni larghi. Ora ci sono gli uomini giusti per le sue idee di 4-3-3 o 4-2-3-1. Nel primo caso, il tridente Perisic-Icardi-Jovetic sarebbe probabilmente la prima opzione con Eder e Palacio ottime alternative e armi in corsa. Perisic, tra tutti, è l’esterno di ruolo per eccellenza, mentre Jovetic, Palacio e Eder, forse più seconde punte, hanno comunque la tecnica, il passo e lo spirito di sacrificio necessario per interpretare la posizione in campo. Eder, infatti, ha spesso giocato lo scorso anno assieme a Gabbiadini/Okaka e Eto’o/Muriel, mentre Palacio in Italia si è reso noto per le sue prestazioni nel tridente offensivo del Genoa di Gasperini.

La seconda possibilità, di “mourinhana” memoria, ha sicuramente più fascino. Infatti, darebbe innanzitutto possibiltà a Hernanes di esprimersi nel suo ruolo prediletto, sempre se Mancini non voglia servirsi del jolly d’attacco Jovetic, sicuramente in grado di svariare e inventare molto come trequartista. Squadra troppo squilibrata? Non ci permettiamo di affermare il contrario, ma i polmoni dei vari Kondogbia, Medel, Brozovic e, perché no, Felipe Melo, riuscirebbero a rendere questa squadra più protetta e meno sofferente.

La fine del mercato e la pausa per le Nazionali daranno modo al nativo di Jesi di ragionare sulla soluzione più congeniale, magari da proporre già nell’atteso derby della Madonnina della terza giornata. I grandi abiti, d’altronde, si vestono soprattutto nelle occasioni più importanti.

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