GdS – Jovetic: “Basta dire che Jovetic si infortuna sempre, vogliamo il terzo posto”

Ecco la seconda parte dell’intervista di Jovetic, rilasciata a La Gazzetta dello Sport:

Mancini la vide in quel 2007 e la voleva quando era allenatore del City.
“È vero, il mio agente mi tenne informato, ma alla fine decisi di rimanere un altro anno a Firenze, città che ho amato e amerò sempre”

Quest’estate Mancini avrà chiamato anche lei: quando?
“Sì, ero al mare in Montenegro e lui mi chiamò. Subito dopo mi chiamò Ausilio ed entrambi mi parlarono dei progetti, per l’Inter e per me. Finite le chiamate ci misi un secondo a decidere: l’Inter era giusta per me. So di essere in una squadra top della mia carriera, perché è una delle più importanti e più forti d’Europa”

L’Inter le sta dietro da tempo: quando ci fu la prima volta?
“A parte quelle voci del 2007, direi 2-3 anni fa. Ne sentì parlare anche ai tempi di Firenze. Diciamo che ciclicamente sentivo parlare di Inter”

Nel periodo viola è stato vicino anche alla Juventus: è stato più vicino al bianconero o al nerazzurro?
“Non dissi mai che sarei andato di sicuro alla Juve, perché avevo voglia di cambiare aria, di provarmi altrove, e la Premier era l’ideale”

Cosa non è andato a Manchester?
“Innanzitutto voglio salutare tutti, tifosi e club. Anche Pellegrini, non voglio fare polemiche. Mi è servito anche questo. Non so perché non giocavo, non me l’ha mai spiegato. Gli chiesi anche di farmi giocare 3-4 partite di seguito ma nulla. Non giocavo neanche la partita successiva a quella dove segnavo”

Quello che è successo, è che per molti lei era infortunato.
“Chiariamo questa situazione. Non mi fa arrabbiare e neanche infastidire, ma è giusto chiarirla. Sicuramente ho avuto dei problemi a Manchester, ma non giocavo neanche quando stavo bene. Sembra una moda dire che Jovetic è sempre infortunato. Se succede, capita a tutti. Basta con questa storia”

Qual’è la sua percentuale di forma fisica?
“Sono al 70/80 per cento”

L’altro giorno alla presentazione ha chiesto rinforzi.
“È stata una considerazione leggendo i giornali. Ljajic? No, non l’ ho chiamato”

Perisic è vicino.
“Fortissimo. Comunque si può anche rinforzare una squadra già fortissima”

Vero. Oltre al mercato, qual’è il segreto?
“Avere un grande allenatore, e c’è, e avere fame: e qui ce n’è a vagonate. Sia in chi già c’era, sia nei nuovi arrivati”

Non si farà ricrescere i boccoloni come ai tempi di Firenze? Nemmeno in caso di vittoria?
“No. Terrò questa capigliatura. Avevo un look devastante”

Ha sentito cosa ha detto Vidal? Ora i prezzi dei giocatori sono troppo elevati, il mercato ai costi assurdi. 
“È vero, è tutto esagerato. Una volta costavi in maniera esagerata solo dopo aver vinto scudetti, mondiali o Champions. Non che i giocatori valutati tanto non meritino la loro valutazione, ma si ricorda Zidane? Costava tanto, ma era Zidane e aveva alzato dei trofei”

Jovetic come lo cataloghiamo?
“Per qualche ragazzo potrei essere un idolo, come lo furono Sheva, Savicevic e Mjiatovic per me. Ma in realtà sono un ragazzo che se non fosse riuscito a sfondare col calcio, avrebbe provato col tennis. Sono fidanzato e mi piace guardare i film di Stellone e Di Caprio, o le serie americane. Gioco spesso alla Play Station e le prime persone che ho chiamato dopo il gol di domenica sera sono state mamma e papà. Ho ancora la catenina al collo che mi regalò il mio padrino al battesimo. Prima di ogni partita la bacio, da sempre”

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