Mancini sfoglia la margherita: Lavezzi, Lamela o Perisic. Pro e contro degli obiettivi nerazzurri

Manca pochissimo alla fine del mercato estivo e la difficoltà di andare in gol contro l’Atalanta ha confermato i limiti offensivi dell’Inter 2015/16.

Per ampliare il raggio d’azione e di pericolosità del reparto d’attacco nerazzurri i nomi della margherita che Mancini deve sfogliare sono 3: Lavezzi, Lamela e Perisic.

Ezequiel Lavezzi è un nome conosciuto in Serie A, ha fatto sognare Napoli ma lo ha fatto anni fa, ora trentenne, nato il 3 maggio del 1985, si ritrova ai margini del progetto faraonico del Psg dove gioca dal 2012 ed un valore di mercato quasi eccessivo, intorno ai 14 milioni, con contratto in scadenza il 30 giugno 2016.

Lavezzi e l’Inter si sono sfiorati più volte, sembrava fatta con Mazzarri, vicinissimo con Mancini nello scorso gennaio ha poi preferito proseguire l’avventura transalpina, fatta di colpi di genio uniti a ombre malinconiche in un palcoscenico tutto di Ibrahimovic e Cavani e la nuova stagione non sembra essere diversa dalla precedente, 3 uscite ufficiali, panchina col Lille, 20 minuti con l’Ajaccio e quasi 70 con il Montpellier nell’unica gara da titolare.

Nessun gol stagionale per chi ne ha siglato 32 in 139 partite di Ligue 1 e 48 in 188 col Napoli in Serie A, un rapporto con l’Italia ben più caldo e felice rispetto alla terra transalpina ma anche un’età avanzata rispetto a Lamela e Perisic, offrendo meno stagioni in prospettiva al top e un declino fisico e morale conseguente dell’essere relegato ai margini dei campioni di Francia.

L’età gioca dalla parte di Erik Lamela, l’alter ego di Jovetic, forse anche troppo simile al nuovo 10 dell’Inter, un talento discontinuo che a Roma faceva amare e disperare contemporaneamente i suoi tifosi.

Nato il 4 marzo del 1992 è stato pagato 30 milioni dal Tottenham e dopo la gioia dell’acquisto Lamela ha fatto storcere il naso a tanti tifosi in dubbio sulla bontà dell’affare e sul reale valore del giocatore.

Esploso nel River Plate Lamela ha giocato a corrente alternata alla Roma passando a Londra poi con un contratto in scadenza nel 2018 e una stagione passata che lo ha visto realizzare solo 5 gol in 46 presenze totali con gli Spurs.

Discontinuo e poco utilizzato come Lavezzi per ora Lamela ha visto il campo per 22 minuti contro lo United, 26 contro lo Stoke City e 65 con il Leicester senza mai andare in gol e continuando a svalutare il suo cartellino con il Tottenham pronto a farlo partire in prestito.

Ben più utilizzato e forse indispensabile Ivan Perisic, 26 di Spalato in forza al Wolfsburg. Lui è il tira e molla estivo del mercato interista, un falso 9 che può giocare anche da prima punta o esterno con una buona propensione offensiva, già in gol quest’anno contro l’Eintracht di Francoforte al debutto in Bundesliga con la casacca numero 9 dei Lupi della Bassa Sassonia.

Perisic a differenza di Lavezzi e Lamela ha già da tempo l’accordo con l’Inter, funzionale al progetto Mancini ma con lo scoglio del Wolfsburg che vorrebbe monetizzare subito l’affare di un giocatore che rispetto agli altri 2 pretendenti ha meno fantasia ma è più concreto e ordinato sotto porta, un giocatore da coccolare altrimenti rischia la rottura con gli allenatori, chiedere ad esempio a Klopp che lo ha allenato al Dortmund ma anche giocatore che, se apposto fisicamente, può garantire un apporto sia difensivo che offensivo alla squadra unito ad una pericolosità sotto porta da vero attaccante di razza, all’occasione anche vice Icardi.

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