Immaginando un Effetto farfalla a tinte nerazzurre

Partiamo da un presupposto, ossia spiegando in cosa consiste in campo scientifico l’Effetto farfalla: piccole variazioni nelle condizioni iniziali producono grandi variazioni nel lungo termine. Una flebile voce lontana (del tecnico) parlava di una qualche modifica: potrebbe essere una delle rivoluzioni più grandi della storia nerazzurra.

Lo slogan di un vecchio spot televisivo recitava: “Immagina…puoi”. Niente di più adatto alla nuova MancinInter ed ai tifosi nerazzurri. Allora immaginiamo cosa sarebbe successo se l’Inter di Mancini avesse subito gol o addirittura avesse perso o ancor peggio se i nuovi arrivati avessero sfigurato.

La stampa di lunedì ha tessuto le lodi della Fiorentina (giustamente), ha parlato di Balotelli al Milan (come se la squadra non avesse giocato la domenica) ed ha accennato all’eurogol di Jovetic. Immaginiamo gli articoli ed i discorsi degli addetti ai lavori se l’Inter non avesse conquistato i tre punti: sarebbe stato già un putiferio.

Invece no. I nerazzurri hanno conquistato, meritatamente (pur senza troppo brillare), la vittoria. Kondogbia ha dato un assaggio del suo immenso potenziale, Jovetic si è rivelato il man of the match e la difesa ha dato un’immagine di compattezza e solidità che non si ricordava dai tempi di mourinhana memoria.

Allora immaginiamo e riviviamo il boato di San Siro al gol di JoJo (da pelle d’oca e che rimanda a momenti d’oro), la grinta, lo spirito e la voglia messa in campo dai portacolori nerazzurri e soprattutto la perdita d’aplomb di mister Mancini al vantaggio della Beneamata con corsa, grida e abbraccio ai suoi ragazzi. Non si può non vedere in tutto ciò uno spirito nuovo, da famiglia, da gruppo unito e compatto pronto alla battaglia.

Non rimanere che rivivere tutto ciò, immaginandolo (non sognandolo!) ripetuto in molte altre occasioni, in molte altre battaglie, magari aggiungendo a tale visione un Ausilio capace di accontentare il suo condottiero, rendendo possibile le uscite necessarie e completando le entrate tanto agognate, per ritrovarsi in un grande abbraccio tra il mister e (finalmente) il Suo gruppo.

C’è ancora tanto da lavorare, ad oggi c’è da terminare il calciomercato ed stata giocata solo una partita, ma che spirito, che impressione. Per quanto sia una frase fatta, si sa che il buongiorno si vede (anche) dal mattino.

Quello che sembrava essere un leggero venticello di rivalsa si sta trasformando in un uragano che potrebbe spazzare via il recente (deludente) passato e portare una vera rivoluzione ed un nuovo, fresco clima.

Allora non sogniamo, ma immaginiamo. Ora si può.

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