GdS – Inter-Aek, più fischi che tiri in porta

Ieri sera si è conclusa la preseason dell’Inter, con uno 0-0 contro l’Aek Atene e fischi che sono arrivati dopo solo 45′ di gioco, o meglio, di nulla. Così recita la Gazzetta dello Sport, che analizza l’ultima gara prima dell’avvio del campionato.

Pochi, pochissimi gli spunti dell’Inter di Mancini, che può ancora avvalersi dei dubbi legati al carico di lavoro che si fa sentire sulle gambe e della poca competizione che regalano queste partite amichevoli. Ma al di là del risultato, del quale lo stesso Mancini ha dichiarato “Non me ne frega nulla” la prestazione va analizzata sotto i tre punti chiave su cui lo stesso tecnico ha lavorato duramente durante tutta la fase di preparazione: l’efficacia offensiva, l’organizzazione di gioco e la rapidità nel giocare la palla. Tutti aspetti su cui l’Inter sembra ancora troppo indietro e imballata.

Gli unici veri spunti, arrivati a meno 10′ dal fischio finale, nascono soprattutto per fiammate di orgoglio dei giocatori, nel voler vincere almeno questa partita – prosegue la rosea – per migliorare un triste bottino che ad oggi è di 3 vittorie, 6 sconfitte ed 2 pareggi. Alla fine, anche grazie ad un super Anestis, vice portiere dell’Aek, l’Inter non riesce a sbloccare il risultato.

Aspetti su cui sorridere, comunque, sono i due giovani, Gnoukouri e Manaj. Il primo dimostra ancora una volta di avere personalità, sebbene ancora non abbastanza per cambiare una partita, mentre il secondo entra e diventa l’uomo più pericoloso per i nerazzurri, concludendo due volte in porta. Anche Kondogbia risponde bene, sebbene appaia ancora troppo imballato, ma quando attacca appare sempre più concreto.

Mancano sei giorni alla prima di campionato contro l’Atalanta, e per Mancini c’è ancora da lavorare: “Non è che in tre giorni possono cambiare molte cose. Nella ripresa siamo stati più brillanti, abbiamo avuto occasioni ma il portiere ha fatto grandi parate. Manca velocità, ma credo manchi a tutti, serve tempo”.

Poi una messaggio diretto anche alla società: ” Kovacic e Shaqiri sono andati via per lo stesso motivo, adesso forse possiamo fare altre cose. Speriamo di prendere giocatori adatti in tempi rapidi, perché ora si gioca. Aver sacrificato due giocatori importanti ci permetterà di prendere elementi in altri ruoli”. Per domenica, in pratica, il tecnico si aspetta uno tra Felipe Melo e Perisic.

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