Diego Costa e la biografia shock: “Una vita sregolata e troppe notti brave. E quella volta che ho ucciso il mio cane…”

Una vita sregolata tra violenza, incidenti, notti brave, istinti omicidi placati dall’amore per il calcio e dal grande talento. E’ la discussa biografia dell’attaccante del Chelsea Diego Costa il cui titolo lascia già presupporre il contenuto. In “The Art of War” ci sono testimonianze personali, racconti di ex compagni, allenatori ed amici. Ed alcuni sono davvero da brivido.

“Quando ero piccolo giocavo a calcio per strada. Insultavo tutti, non rispettavo nessuno, pensavo che avrei dovuto uccidere tutti. A Madrid però l’episodio più brutto: ho ucciso il mio cane. Era uscito per salutarmi, non l’ho visto e l’ho schiacciato con l’auto. La mattina quando non mi svegliavo per l’allenamento lo dicevo al mister senza bugie: gli svelavo di aver passato la notte alla play o in disco”.

Poi gli scherzi e le risse in spogliatoio, come i 6 punti di sutura a Welington: “Non sono un pugile, non ho bisogno di picchiare gli altri per giocare bene. Welington sì e questo mi dà fastidio: è una femminuccia, avrebbe dovuto giocare a pallavolo, non a calcio”. Mai dargli torto insomma…

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