Hernanes: “Inter, adesso voglio i titoli! Io come Gesù, il meglio ai 30 anni. Prossimo miracolo? Scudetto qui e…”

Il Profeta nerazzurro Hernanes si è concesso in una lunga intervista alla testata brasiliana Lance!Net, trattando più temi legati comunque alla sua carriera e ai suoi obiettivi personali con la maglia dell’Inter. Ecco gli stralci più importanti delle sue parole:

CRESCITA IN ETA’ MATURA – “Non ho mai pensato che i 30 anni fossero un’età avanzata. Sono nel momento migliore della mia carriera. Anche Gesù, che fa sempre parte della mia vita, ha iniziato il suo viaggio a 30 anni. In tre anni ha cambiato la storia del mondo e dell’umanità. Io, allo stesso modo, voglio cambiare la mia storia e il mio mondo nei prossimi tre anni”

VITA FATTA DI MIRACOLI – “Penso a ciò che diceva Albert Einstein: ‘Ci sono due modi di vivere la vita: uno è quello di credere che non ci sono miracoli; l’altro è quello di credere che tutte le cose sono miracoli’. Io credo di far parte del secondo gruppo e vedo tutti i miei successi come miracoli, qualcosa al di sopra della media. Perché quando si vive nella normalità, nella media, non hai vinto nulla. Ogni successo nella mia vita lo considero un miracolo”.

PROSSIMO MIRACOLO? – “Sogno di arrivare in Champions con l’Inter. Spero di diventare Campione con questo club, vincere questo campionato sarebbe molto importante: è il mio primo obiettivo. Anche giocare la prossima Coppa del Mondo un miracolo per me: il coronamento del lavoro di questi prossimi tre anni. Mi piacerebbe giocare i Mondiali in Russia del 2018, allora avrò 33 anni”.

TOP DELLA FORMA – “Questa è la fase più calda della mia carriera. Sono al massimo della mia forza fisica e della mia maturità, sono diventato più maturo ed ho esperienza, ma la mia essenza non cambia: rimango un ragazzo che ha voglia di divertirsi e di giocare. E’ interessante il modo in cui vivo la mia crescita. Me la sto godendo e non ho ancora finito: devo ancora realizzare molte cose, ma senza fretta. Ho ancora molto da dimostrare e diversi obiettivi da raggiungere”.

INTER DI NUOVO AL VERTICE – “L’Inter ha vissuto recentemente un periodo molto bello, vincendo cinque titoli consecutivi in serie A. Adesso c’è la Juventus che vive questo momento. Hanno affrontato un periodo di cambiamento, hanno formato una squadra vincente e sono riusciti a cogliere i frutti di quanto seminato. Bisogna seminare per raccogliere, non si può raccogliere senza seminare. Ripeto: il calcio è fatto di cicli ed è necessario sapere questo per godere delle vittorie. Noi siamo motivati a far girare la ruota. La ruota deve girare”.

CRITICHE DI MATTHAUS – “Matthaus ha definito l’Inter mediocre? Credo che la parola sia un po’ troppo forte. Penso che non siamo all’altezza di quello che ci si aspetta dall’Inter. Sappiamo ciò che il club rappresenta e che si può fare molto, ma molto di più. Ognuno usa le parole che desidera, ma noi sappiamo dove vogliamo arrivare”.

MOMENTO CALCIO ITALIANO – “Il calcio italiano è di nuovo protagonista. La Juventus ha giocato la finale di Champions League ed ha avuto la possibilità di vincerla. Il Napoli non è andato lontano dalla conquista dell’Europa League. L’Italia ha perso terreno a causa di altri Paesi che hanno iniziato ad investire di più, diventando più forti. Ma ultimamente anche in Italia si sta provando a cambiare, ce n’è bisogno”.

PROFETA LEADER – “Sono cresciuto all’interno del gruppo, è vero. Ma io preferisco fare il mio lavoro, per vincere grazie al mio lavoro. Non è corretto parlare di leadership. Ho sempre voglia di dimostrare che posso essere utile ed importante per la squadra. Apprezzo quelllo che ho vinto con l’Inter, ma voglio qualcosa di più importante per il club: voglio i titoli”.

CONVOCAZIONE BRASILE – “Credo nel mio lavoro. Ottenere una convocazione è legato al lavoro che facciamo. Nella mia mente penso solo a come migliorare ance perchè alla fine ogni allenatore ha le proprie preferenze. Si chiama il giocatore che è nel momento migliore, ognuno con le sue caratteristiche. La sfida più grande è dimostrare al mister di poter essere il giocatore ideale per essere convocato”.

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