Lavorare in difesa per giocare all’attacco

La stagione è ancora lontana più di un mese dal suo inizio, ma per poter far bene bisogna iniziare a costruire già da ora. Si parte dalle fondamenta, si passa alla parte centrale e si conclude con il tetto. Questa sembra essere stata la strategia della dirigenza nerazzurra per il mercato. Infatti a inizio mercato si è operato in difesa con Murillo (affare già concluso a gennaio), Miranda e Montoya, poi si è passati al centrocampo con Kondogbia e ora si pensa all’attacco con i soliti nomi sentiti centinaia di volte nelle utlime settimane: Perisic, Jovetic, Salah.

Proprio la difesa sembra già al completo, anzi in esubero. Mancini ha voluto sistemare la zona del campo più vulnerabile. Nella passata stagione proprio gli errori difensivi sono costati cari ai nerazzurri. Il reparto difensivo è quello che ha più bisogno di tempo per poter oliare i meccanismi ed è per questo che il tecnico ex City ha voluto tutti i difensori almeno per la tournée in Cina. Montoya ha già fatto anche il ritiro a Brunico e Murillo ha già iniziato ad allenarsi da una settimana più o meno. All’appello dei difensori manca solo Miranda che difficilmente potrà andare in territorio asiatico a causa della mancanza del visto.
Il centrocampo è stato forse il più facile da sistemare; è bastato l’acquisto di Kondogbia, visti anche i tanti centrocampisti a disposizione del tecnico di Jesi, per completare reparto. Un altro acquisto di enorme spessore in questa zona potrebbe essere la permanenza di Kovacic: nelle ultime settimane sia lui che il Mancio sembrano aver fatto capire che il croato potrebbe essere il perno fondamentale del centrocampo nerazzurro, vista anche la nuova posizione provata durante il ritrito, dove Mancini ha voluto testarlo davanti alla difesa.

Ora ovviamente si pensa all’attacco, che potrebbe essere completato con uno o due giocatori. A differenza della difesa, in questa zona del campo sembra che gli ingranaggi siano già più calibrati. Dall’esonero di Mazzarri, la squadra è stata più improntata alla fase offensiva e la via del gol è stata trovata anche con facilità, al contrario della difesa che invece è risultata spesso insufficiente e colpevole sui gol subiti dall’Inter.

Mancini lo sa bene che per construire un palazzo bisogna avere delle ottime fondamenta, e sa che se questo palazzo deve raggiungere alti livelli, le fondamenta devono essere perfette.

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