Il progetto piace (troppo)

Mancini verso la fine della passata stagione aveva parlato chiaro: “L’anno prossimo si lotterà per lo scudetto…” ed ancora “Una rivoluzione a volte fa bene…” e non ultimo “Ci saranno 7/8 giocatori nuovi”.

In molti avevo pensato ad una boutade del tecnico, ad un’esagerazione, invece no, il progetto MancinInter 2.0 era chiaro, reale e già deciso.

L’avvio del mercato è stato elettrizzante, l’arrivo di Kondogbia, Murillo, Miranda e Montoya ha fatto capire che nessuno stava scherzando e che l’Inter vuole davvero essere la protagonista del mercato e della prossima stagione.

L’anno prossimo, senza Coppe Europee e con una rosa più che competitiva può davvero essere quello del rilancio e del ritorno dei nerazzurri ai livelli che il blasone merita ed esige.

Questo ha portato entusiasmo, voglia di sacrificio e di rivalsa nella società e soprattutto nei giocatori a disposizione del Mancio e questo è buono ma c’è un però.

Il però è presto detto, la rosa è molto numerosa, siamo quasi a 30 giocatori e nella testa del tecnico mancano ancora due o tre tasselli ed il rischio di ritrovarsi con un numero esagerato di giocatori con cui lavorare è concreto.

Questo perché il progetto piace e pure troppo, la sensazione di poter scrivere belle pagine della storia nerazzurra attrae i giocatori ed evidentemente in quel della Pinetina si sta tutt’altro che male.

Shaqiri, Andreolli, Guarin, Juan Jesus e Santon non fanno parte dei piani del condottiero nerazzurro ma stanno rifiutando le offerte pervenute in Corso Vittorio Emanuele e nonostante le minacce neanche troppo velate da parte di Ausilio a chi rifiuta senza motivo tutte le alternative, il lavoro di sfoltimento della rosa da parte del ds si preannuncia tutt’altro che facile.

Evidentemente non tutti la pensano come il signor Skrtel sul fatto che l’Inter non sia un Top Club, ma il problema per i dirigenti della beneamata si fa serio, soprattutto perché il tecnico vorrebbe la rosa completa e sfoltita già per l’imminente trasferta in Cina.

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