CdS – Icardi: “Inter, il titolo di cannoniere non mi basta, voglio di più”

E’ il capocannoniere uscente della Serie A e anche il futuro dell’Inter, Mauro Icardi si racconta al Corriere dello Sport, un’intervista-rito, visto che dodici mesi fa spiegava il suo sogno di voler diventare il goleador del campionato.

Mi ricordo quell’intervista, magari mi ha portato fortuna, ma io non mi accontento mai. E’ il mio carattere, dopo la classifica cannonieri adesso voglio lo scudetto“.

Un Icardi che si vede più maturo nonostante i suoi 22 anni e che con l’allargarsi della famiglia cambia abitudini: “Una volta avevo cinque cellulari, ora solo uno, anzi due perché uno mi serve per i videogiochi“, poi passa al calcio giocato, a quello che verrà: “Io voglio fare sempre bene le cose, un anno fa non mi aspettavo di arrivare a 22 gol ma ammetto che volevo la quota 20, era nel mirino ma non l’ho mai detto per scaramanzia perché nel calcio come nella vita contano i fatti“.

All’ultima giornata, quando sono sceso in campo con l’Empoli, sapevo che mi servivano due reti per agganciare Toni e i miei compagni mi hanno aiutato, li ringrazio perché arrivare primo a pari merito con un attaccante come Toni è stato bellissimo“.

Icardi che per molto tempo ha tenuto senza fiato i suoi tifosi, un rinnovo del contratto che non arrivava mai, sino alla firma dopo l’ultima di campionato: “Del prolungamento del contratto ne stavamo parlando per un po’ di tempo, la firma è arrivata a fine campionato quando avevo la testa più sgombra dagli impegni del campo, ma la mia volontà è sempre stata chiara: volevo restare all’Inter e sono stato accontentato. Ora sia io che il club siamo soddisfatti“.

Non mi interessavano altre squadre” prosegue Maurito, “Sentivo le voci di altre società che mi volevano, ma fin dal primo momento ho dato la mia totale disponibilità a restare qui. Ho fatto una scelta ben precisa quando dalla Sampdoria ho deciso di firmare per l’Inter, potevo andare in altre squadre, ma volevo la maglia nerazzurra perché per me era ed è il top. La mia famiglia e io stiamo bene a Milano e sinceramente non volevo niente di diverso rispetto al rinnovo del contratto“.

Nella vita di Mauro Icardi sono cambiate tante cose, a cominciare dalla presenza di Wanda Nara, ora anche sua procuratrice oltre che moglie: “Anche quando c’era il mio vecchio agente Morano lei assisteva alle trattative, è molto brava e vuole sia il mio bene che quello della nostra famiglia ma ha trattato solo il mio rinnovo in qualità di moglie“.

Con il tema Wanda si chiede cosa cambi nella vita di un ventenne il matrimonio e anche qui Maurito dà un saggio di maturità: “Non mi ha cambiato la vita il matrimonio, è un atto per formalizzare che siamo una famiglia, mi ha cambiato incontrare Wanda, prima ero un ragazzo di 20 anni solo in una grande città come Milano, ora sono un padre e un marito felice

Il ruolo di papà non spaventa Icardi, anzi come attaccante lo esalta” Mia figlia Francesca all’inizio non mi faceva riposare molto, adesso dorme già tantissimo ed è molto brava. Ai bambini ero già abituato ma avere una figlia è stata una bellissima soddisfazione, ha portato ancora più gioia in casa

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