Shaqiri via dall’Inter? Lui non ci sta

È uno Xherdan Shaqiri determinato a restare in nerazzurro quello visto in questi giorni di ritiro a Brunico. Lo svizzero vuole a tutti i costi far ricredere Mancini, e lo vuole fare, come si suol dire, sul campo.

Al tecnico jesino non era assolutamente piaciuto lo spirito con cui l’ex Bayern era arrivato, certo di avere il posto assicurato, col passare del tempo ha sempre meno convinto, fino all’arrivare all’apice. Inter-Parma 1-1, ultima gara in cui Shaqiri è partito dall’inizio, prima di Inter-Juventus, nella quale però Hernanes era squalificato. Il tecnico nerazzurro, che aveva anche sostituito il numero 91 durante la gara, parlò così del giocatore tanto voluto a gennaio: Shaqiri? L’ho cambiato perché non mi ha convinto, come tanti altri. Inter da scudetto l’anno prossimo? Per cambiare le cose servirà una rivoluzione“.

Non a caso per lui, nelle restanti partite di campionato, sono stati accumulati solo 135′ in 5 gare (71′ solo contro la Juventus, nelle altre 4 partite sempre meno di mezz’ora), 2 panchine e una non convocazione (ultima di campionato contro l’Empoli).

Una bocciatura dopo Parma che in pochi avrebbero associato ad una cessione nel mercato estivo, ma anzi si poteva interpretare come un modo per preservare il calciatore.

Poi, pochi giorni fa, la società accetta l’offerta dello Stoke City di 17 milioni di euro, ma Shaq rifiuta. Lui non ci sta, passare in soli sei mesi dal Bayern Monaco allo Stoke City. Una parabola discendete per la sua carriera a soli 23 anni. Lui vuole rimanere all’Inter, l’ha detto più volte (o quanto meno non accettare un trasferimento ad un club meno blasonato). In ritiro le indicazioni di Mancini, però, sono più che chiare. Sempre provato nella formazione B, assieme ai giovani De Micheli, Delgado e ad un altro possibile esubero, Santon.

Quello che si sta vedendo però, non è lo stesso Shaqiri di due mesi fa. Determinazione, voglia di esserci, atteggiamento in allenamento che potrebbe insinuare dei seri dubbi nel mister nerazzurro. Oggi in partitella è risultato uno dei migliori tra i suoi, al centro della manovra e capace anche di battere Handanovic con un bel scavetto e fornire a Icardi l’assist per il momentaneo 2-1. Ieri tra i più scattanti nel lavoro aerobico. I tifosi qui a Brunico lo acclamano, chiedono a Mancini di tenerlo.

La domanda, però, nel caso in cui Mancini dovesse veramente cambiare idea, è da porre ad Ausilio: chi vendere per rispettare il patto con la UEFA e, allo stesso tempo, tenere gli incedibili?

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