GdS – Inter, con Murillo hai trovato un leader: sembra Cannavaro. E già da piccolo indossò la maglia nerazzurra

Incredibile ma vero: nonostante la Colombia avesse un attacco da paura (aveva a disposizione Falcao, James Rodriguez, Jakcson Martinez e Bacca, ndr) è riuscita a fare un solo gol in Copa America, contro il Brasile. E lo ha segnato proprio Jeison Murillo, neo difensore dell’Inter. E se è pur vero che ha sbagliato il rigore nella sfida dagli 11 metri contro l’Argentina, c’è anche da dire che quella non è la prerogativa di un difensore centrale. E poi, nonostante quell’errore, è servito a molto altro nella spedizione in Cile.

Come scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport, i Cafeteros, dopo aver perso Yepes come difensore centrale, avevo bisogno di un leader, di un duro in mezzo alla difesa. E Murillo si è dimostrato assolutamente all’altezza.Il secondo tempo contro l’Argentina è un saggio, pare di vedere il miglior Cannavaro: puntuale nella sua zona, preciso e pulito negli interventi là dove molti compagni ricorrevano al fallo, eroico in un paio di chiusure su Messi, vitale quando salva sulla linea un tocco disperato di Zapata che stava entrando in porta. E basta anche ai dirigenti dell’Inter per giustificare la notte in bianco: hanno visto la messa in pratica del potenziale che hanno comprato per 8 milioni lo scorso febbraio“: così scrive la rosea del giovane difensore interista.

Maturo in campo, così come fuori: non gli piace parlare, prova ad uscire da una porta secondaria. Nonostante questo, viene intercettato comunque, e gli viene chiesto, ovviamente, del penalty sbagliato: “Sono cose che capitano e dagli errori si può sempre imparare. L’Argentina ha giocato bene, nel secondo tempo siamo migliorati un pochino ma potevamo essere più uniti. Ci credevamo nel passaggio del turno, ma dobbiamo comunque andare avanti a testa alta“.

In Italia è arrivato grazie all’avvocato Rocco Dozzini, che lo vide nel mondiale U17 e lo segnalò a Pozzo per farlo comprare al Granada; e sempre Dozzini ha fatto si che si concretizzasse il trasferimento all’Inter. Già, perché era destino che si concretizzasse l’unione Murillo-Inter: il giocatore, da bambino, vestì già la casacca nerazzurra, poiché prese parte ad un Inter Campus.

E pazienza se la sua Copa America è finita in anticipo con un rigore sparato in curva: ora lo attende l’Inter, con una stagione entusiasmante alle porte.

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