La Stampa – Mancini: “Su Touré spero ancora, lui mi aveva detto di voler cambiare aria. Su Thohir…”

E’ un Roberto Mancini rilassato quello che si concede a La Stampa, ma guai a parlare di vacanze.

Le vacanze? Forse non cominceranno mai. La testa è già impegnata a progettare l’Inter che verrà“, senza esagerare con i tanti nomi chiamati ecco che il Mancio spiega: “Sto al telefono perché certi giocatori vogliono parlare con me, è normale voler sapere qual è il nostro programma” e il primo nome a cui si riferisce è quello di Yaya Touré: “È stato lui a dirmi che voleva cambiare aria. Sei mesi a spiegargli cosa avrebbe trovato all’Inter, poi ha parlato con il suo club ed è uscito dai radar, ma non ci ho messo una pietra sopra, ancora no, aspetto la sua versione dei fatti e nel frattempo continuo a sperare. Altrimenti perché per sei mesi mi ha detto che voleva venire a Milano?

Per la concorrenza su Kondogbia ecco il Mancini-pensiero: “I giocatori bravi sono gli stessi per tutti. E non tutti possono essere portati via dalle rispettive squadre. È normale che ci sia concorrenza“, poi il nome fatto è quello di Zlatan Ibrahimovic ma l’allenatore dell’Inter taglia corto: “È un grande campione. Ma non ne abbiamo mai parlato“.

Io sono sinceramente felice se Milano torna ai vertici con entrambe le sue squadre. Il campionato diventa più avvincente, quindi non sono scettico su investitori stranieri, è la conseguenza della crisi che stiamo attraversando nel nostro Paese. Per combattere con club che fatturano cifre monstre come Barcellona e Real Madrid ci vogliono piani alternativi”.

Sulla proprietà indonesiana dell’Inter Mancini spiega: “Thohir è molto più vicino di quanto si immagini. Mi ha sempre chiamato prima e dopo le partite e pure adesso vuole sapere cosa sta succedendo. Per la parte sportiva si rapporta costantemente a me, Fassone e Ausilio

A proposito di presidenza e Inter il nome accostato da ogni tifoso quando si parla di cariche sportive nerazzurre è quello di Moratti:”Quando sono tornato all’Inter sono passato a trovare Massimo Moratti e poco tempo fa prima di lasciare Milano per le vacanze ci siamo scambiati un saluto veloce. Resta un grandissimo tifoso dell’Inter, ma non mi sembra che abbia nostalgia di tornare presidente”

Sul valzer degli allenatori Mancini si esprime in maniera netta, non sorpresa: “Più che sorpreso sono contrario. Servirebbe più continuità. Questo è il giochino che in Italia piace più ai tifosi e ai presidenti: esonerare il tecnico e fare calciomercato”

Impostazioni privacy