San Siro, un fortino diventato il Titanic

Quello che un tempo era un vero e proprio fortino, un campo da gioco dove chiunque veniva ospitato doveva passare per la dura legge di San Siro, ora è diventato una nave dove tutti cercano di mettersi in salvo, ma proprio tutti.

L’Inter non è più capace di vincere e, soprattutto, convincere. Anche quando, come ieri sera, arriva la vittoria, c’è sempre qualcosa che fa storcere il naso ai tifosi. Quest’anno sono state solo 7 su 19 le partite casalinghe che hanno visto la Beneamata conquistare i 3 punti sul campo amico. 28 punti su 55 totali, 33 goal fatti e 23 subiti, questi i numeri dei nerazzurri al “Meazza“.

Se sul campo i numeri sono insoddisfacenti e si dovrà lavorare duramente sul mercato per invertire la rotta, la società ha un’altra gatta da pelare, la costante diminuzione del supporto dei tifosi.

I numeri, anche in questo caso, non mentono e parlano chiaro: dalla stagione 2013/14 a quella 2014/15 è stata registrata una diminuzione degli ingressi pari a 94.535. Un duro colpo per Bolingbroke e il resto della nuova dirigenza che dal proprio arrivo a Milano ha cercato in ogni modo di aumentare l’appeal del brand Inter. Ma al di là di tutte le attività commerciali e di marketing che si possano fare, è evidente che i tifosi interisti voglio prima di tutto esser soddisfatti sul campo, vedere una squadra che lotta per il vertice e non per evitare i preliminari di Coppa Italia a metà agosto.

Nemmeno per il derby d’Italia i tifosi si sono mobilitati, facendo registrare un calo di 15mila ingressi rispetto all’anno scorso, quando ci fu quasi il tutto esaurito, 75.343 posti occupati.
Allargando il punto di vista, tutti i big match stagionali, confrontati a quelli della passata stagione, sono in deficit. Senza considerare la Lazio, che nella passata stagione vide un “Meazza” gremito in occasione dell’addio di Zanetti, il calo degli spettatori è assolutamente preoccupante.

Solo tre le partite che hanno fatto registrare un’incremento rispetto alla Serie A 2013/14, cioè Inter-Cagliari, Inter-Chievo e Inter-Parma. Da tenere presente, però, che Inter-Chievo della passata stagione si giocò la sera di lunedì 7 gennaio.

Studiando i dati, poi, emerge come un disinnamoramento nei confronti di San Siro abbia raggiunto il picco massimo proprio nell’ultima gara interna di Mazzarri, Inter-Verona del 9 novembre 2014. In quell’occasione solo 27.314 spettatori si presentarono allo stadio. Senza dubbio, il poco appeal che il tecnico toscano aveva nei confronti dei tifosi ha pesato sulla scelte di Thohir, che oltre ai risultati sul campo deve tenere d’occhio anche quelli sugli spalti.

Risultati sportivi e commerciali negativi quindi, ma che hanno la stessa soluzione, e Mancini lo sa bene: costruire una squadra forte, acquistare dei top player per tornare a lottare per il vertice. Solo così il “Meazza” potrà tornare ad essere il fortino nerazzurro.

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