GdS – Il Mancio richiama Stankovic, il testimonial della «grinta»

Serve grinta. ”Troppo spesso manca cattiveria agonistica”. Così si è espresso Mancini che ancora non vede in campo la giusta determinazione che serve per vincere le partite importanti. Probabilmente questo è il motivo che lo ha spinto ha richiamare all’Inter una vecchia conoscenza, Dejan Stankovic. Il Drago dovrebbe ricoprire il ruolo di tramite tra i giocatori, l’allenatore e la società, quello che aveva Lele Oriali ai tempi di Mourinho. Il suo compito quello di infondere alla squadra la cattiveria necessaria, viene infatti definito da La Gazzetta dello Sport il testimonial della grinta.

Attualmente il serbo è vice di Stramaccioni a Udine ma il suo contratto è in scadenza e non si sa se verrà rinnovato. Con Mancini ha vinto tantissimo tra Inter e Lazio, e il tecnico di Jesi pensa che possa essere, per il suo carisma, il profilo adatto per quel ruolo. In più lo stesso Stankovic era stato il cicerone di Vidic appena giunto a Milano, e parlerebbe la stessa lingua di Brozovic e di Kovacic, che è appena stato tolto dal mercato.

Dejan tra l’altro sarà a Milano giovedì, per ritirare un premio nell’ambito del Gentleman Fairplay Awards. La sua magia da centrocampo contro lo Schalke 04 (quarti della Champions 2011), la cui porta era allora difesa da un certo Neuer, è stata nominata la rete più bella degli ultimi 20 anni.

Impostazioni privacy