GdS – Focus su Yaya Touré: leader, goleador e non solo. Ieri doppietta contro lo Swansea

Il summit Thohir-Mancini sull’Inter che verrà ha una base solida e chiara, Yaya Touré. Ma chi è davvero questo giocatore tanto blasonato e perché investire una tal cifra e porre le basi di un progetto futuro su un giocatore di 32 anni?

La Gazzetta dello Sport illustra chi è Yaya Touré, centrocampista offensivo che ieri nella vittoria dello Swansea ha timbrato con doppietta il gol numero 50 in Premier League, dal 2010 al Manchester City prelevato dal Barcellona, ha un contratto sino al 2017 ma anche la voglia di cambiare aria.

La scintilla con Mancini scocca nella stagione del Mancio al City, l’ivoriano è l’architrave dei successi in campionato dopo un digiuno di 44 anni, giocatore di personalità che passa dal guidare il centrocampo a combattere il razzismo, con la sua partecipazione ad un meeting dove spiega: “Il calcio sta facendo molto, ma non è ancora abbastanza.
Bisogna inasprire le pene, non potete neppure immaginare che tormento e che offesa sia per un calciatore nero essere offeso da centinaia di persone. Non è facile giocare in quelle condizioni e neppure prendere decisioni forti.
Uno vorrebbe prendere e mollare tutto, ma in quel momento stai svolgendo la sua professione e andarsene significa mollare il lavoro”.

I tifosi del City lo adorano, provano a trattenerlo perché anche se reduce da una stagione opaca rispetto alle precedenti, ne riconoscono le doti che nessun’altro pari ruolo ha, una stagione vissuta tra drammi familiari come la morte del fratello e una partecipazione alla Coppa d’Africa che ha indebolito i sogni dei Citizens, primi con il Chelsea a gennaio crollati poi senza il loro numero 42.

L’addio al club inglese è iniziato in anno fa con i primi mal di pancia, voglia di cambiare aria più forte con l’approdo di Mancini all’Inter, squadra giusta al momento giusto.

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