12 Maggio 1965: compie 50 anni la grande rimonta sul Liverpool

Cinquant’anni anni fa oggi, la rimonta della Grande Inter sul Liverpool nella semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni, una sfida che era considerata alla vigilia quasi impossibile. La pesante sconfitta per 3 a 1 subita all’andata sul campo inglese, infatti, costringeva i nerazzurri a vincere con 3 gol di scarto.
All’Inter bastarono invece dieci minuti per annullare lo svantaggio iniziale. E San Siro ribollì di gioia e
speranze. Corso, all’8′, realizzava una delle sue storiche punizioni a «foglia morta» ma l’incredibile accade solo due minuti dopo.
La rete del 2 a 0 è opera di Peirò grazie ad un mix di scaltrezza e intelligenza, di rapidità e tecnica. È un gol che ha fatto discutere molto, uno di quelli che sui campi di calcio si vedono raramente. La base di partenza dell’azione è uno schema, semplice e messo in atto alla perfezione. Mario Corso esegue la rimessa laterale sulla fascia sinistra verso Peirò, il numero 9 nerazzurro, appostato vicino alla linea laterale e marcato strettamente, tocca la palla di testa indirizzandola all’indietro, verso il centrocampo, dove Sandro Mazzola attende il pallone in agguato che glielo restituisce. Peirò scatta verso il fondo inseguendo il lancio e sfrutta al meglio la velocità ma l’uscita di Lawrence è ottima. Il portiere è pronto e determinato, scatta lateralmente e blocca il pallone rischiando addirittura di uscire dall’ area di rigore, ma lo fa soltanto con un piede, nel frattempo colpisce Peirò con una spallata mandandolo a terra.
L’azione pare essersi conclusa, ma qui si evidenzia tutto il genio dello spagnolo, la sua tenacia e la sua velocità trasformano il numero uno inglese in un ingenuo. Mentre il portiere Lawrence sta osservando la disposizione dei compagni prima del rinvio e fa qualche passo per avvicinarsi al limite dell’ area, lui si alza rapidamente e parte alla carica. Il portiere inglese fa rimbalzare il pallone a terra due volte, alla terza sbuca, da dietro, il piede sinistro di Peirò, che sposta abilmente il pallone, mettendolo fuori portata del portiere, poi, dopo due soli passi e prima che l’estremo difensore possa riscattarsi con un tuffo disperato, insacca nella porta sguarnita con il destro.
È un attimo, Lawrence quasi non si rende conto dell’ accaduto, i suoi compagni aggrediscono verbalmente l’ arbitro, chiedendo l’annullamento del gol senza successo. Smith e Yeats strattonano il direttore di gara accerchiato da altri quattro inglesi. Gli interisti osservano la scena, mentre Peirò non ha bisogno di attendere alcuna sentenza ed esulta tutto solo. Per l’Inter è la rete del 2-0, il conto col Liverpool è in parità dopo la sconfitta per 1-3 dell’andata. Al 17′ del secondo tempo, però, era Facchetti, improvvisatosi centravanti, a siglare la rete decisiva, quella del 3 a 0, che dava alla squadra nerazzurra il biglietto di accesso alla finale con il Benfica nella quale, poi,
vinsero la loro seconda Coppa dei Campioni, a San Siro, con un gol di Jair.
Impostazioni privacy