Zanetti: “Dobbiamo credere nell’Europa League! Calciopoli pagina triste della storia, ma non si può far finta di nulla!”

Ultimo frammento dell’intervista di Javier Zanetti a Il Corriere dello Sport, in cui parla del post-triplete, del finale di stagione e chiude con una triste pagina del calcio italiano.

Eredità pesante per Benitez, venire dopo Mourinho…

“Benitez è stato con noi sei mesi e abbiamo alzato due trofei. Siamo stati sfortunati con gli infortuni, ma sapeva di essere in una grande società. Dopo il Mondiale per Club si poteva fare qualcosa di grande se non avesse lasciato, magari avrebbe potuto vincere altri trofei…”

Come è cambiata la sua vita dopo il ritiro?

“Ho ancora la fortuna di lavorare per l’Inter. Quando sono venuto in Italia da ragazzo non avrei mai immaginato di fare tutto quello che sono riuscito a fare. Ringrazio Moratti e Thohir per i grandi momenti che mi hanno permesso di vivere. Non ultimo il ritiro della maglia di lunedì scorso, l’ultima di una serie di notti emozionanti da ricordare.”

Da dirigente, quanto crede all’obiettivo Europa League?

“Non abbiamo un calendario semplice, dovendo affrontare Lazio, Juve, Genoa ed Empoli. Non abbiamo alternative, dobbiamo provare a vincere queste quattro gare e stare a vedere cosa fanno gli altri. Dobbiamo crederci.”

Domenica sfida contro la Lazio di Pioli…

“Partita ad alto livello di difficoltà. Pioli e i suoi ragazzi stanno disputando un campionato di altissimo livello e hanno alcuni elementi veramente pericolosi, in grado di fare la differenza. Non è un caso che siano in lotta per il secondo posto.”

Dopo la Lazio arriva la Juventus…Sono 31 o 33 gli scudetti?

“Calciopoli è una pagina tristissima del calcio italiano. Sono passati tanti anni e sono state dette molte cose, anche in quest’ultimo periodo. La verità, però, è sotto gli occhi di tutti, anche se qualcuno vuol far finta di aver perso la memoria. Il calcio italiano da allora è ripartito, è giusto guardare al futuro. L’Inter e la Juventus sono fieri della propria storia, ma di certo non si può far finta di nulla come se non fosse successo.”

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