GdS – Rammarico Mancini: “Non si può avere il braccino corto per il sesto posto”

Roberto Mancini non giudica una catastrofe il pari col Chievo ma precisa una cosa: “Se su 24 tiri ne mandiamo 20 in tribuna ti vengono cattivi pensieri“.

Come si legge su La Gazzetta dello Sport l’allenatore dell’Inter non è furioso come contro Parma e Udinese ma nota una paura, quasi una timidezza, della sua squadra contro il Chievo: “Se ci viene il braccino corto per un quinto o un sesto posto allora siamo messi male“.

La gente ieri ha fischiato, a tratti si è annoiata nel vedere un Inter che litiga con la precisione quando deve fare il killer, “Forse più all’inizio è mancata l’intensità, ma se su 24 tiri solo 4 prendono la porta puoi solo recriminare, il Chievo si è chiuso benissimo, l’anno prossimo quando vorremmo giocare ancora di più per vincere succederà spesso trovar squadre cosi, per questo giocatori come Hernanes, Shaqiri e Podolski devono inventare di più e dare palloni filtranti per smuovere queste situazioni“.

Niente è perduto“, sottolinea l’ottimismo di Mancini, “Ci sono ancora 12 punti in palio e non è cambiato nulla, se giochiamo cosi a Roma vinceremo, buon per noi aver un calendario difficile perchè troviamo difficoltà quando troviamo avversari che stanno dietro la linea della palla“.

Poi una battuta sulla Juve e il conteggio degli scudetti, “Le faccio i complimenti perchè ha meritato ma queste cose non mi toccano e non ci voglio entrare, meglio affrontare le grandi perché ti lasciano giocare senza chiudersi“, finché intervistato da una tv cinese ammette che nel suo taccuino c’è anche il nome di Zhang Linpeng, giocatore per il Mancio di qualità e duttilità come Touré o Thiago Motta, giocatori che ora mancano a questa Inter.

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