Moratti: “Quando presi Mou mi diedero del pazzo; Non è vero che sto per riprendermi l’Inter”

Massimo Moratti ha rilasciato un’intervista a Il Giorno e ha raccontato come il suo amore per i colori nerazzurri non possa mai cessare, come gli italiani non si debbano spaventare difronte a investitori stranieri e alcuni aneddoti divertenti sul suo passato da presidente.

UN SUO POSSIBILE RITORNO –Quando uno vende un’azienda agli stranieri, poi può anche ricomprarla. Lo fece Barilla, a suo tempo. Ma non è vero che sto per riprendermi l’Inter

MOURINHO E MANCINI – “Con Mourinho, ma anche con lo stesso Mancini, ho dimostrato quanto sia importante per un leader avere certi collaboratori. Con Mou formavamo una grande coppia, con uno sguardo ci capivamo. Lui ci metteva l’estro, senza dimenticare il rispetto per la società e per come era organizzata; metteva carisma e competenza, io gli mettevo a disposizione grandi giocatori. Così si vince insieme, il merito è di entrambi. Anche con Mancini mi andò bene come scelta. Quando lo sostituì andando a prendere Mourinho in molti mi diedero del pazzo..”.

INVESTITORI STRANIERI – “Il nostro paese non si deve spaventare davanti ad investitori stranieri. Dovremmo esserne fieri, sono cose positive. Il mondo è cambiato e una Nazione capace di attrarre investitori stranieri è da ammirare, è una cosa buona. Anche la Pirelli. Nonostante sia stata venduta a degli imprenditori cinesi, la cuore e cervello rimangono in Italia, e non è assolutamente una cosa da poco. Poi in economia, come nel calcio, ci sono i cicli, una volta venduto non è detto che non si possa ricomprare. Ho fiducia, ci sono segnali incoraggianti.”.

LA JUVENTUS – “Se ho paura che possa vincere la Champions? Mi avvalgo della facoltà di non rispondere…”

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