GdS – Zanetti: ”Il 4 maggio torno a San Siro per l’Expo, mi manca il campo. Sul finale di stagione dico che..”

Vederlo in giacca e cravatta, dietro ad una scrivania e con il titolo di vicepresidente dell’Inter fa ancora un certo effetto, ma l’idea di ritrovarlo in campo ad un anno dall’ultima volta lo è ancor di più. Lo storico capitano nerazzurro Javier Zanetti, infatti, si riemetterà gli scarpini e tornerà in campo il 4 maggio prossimo. L’evento si chiamerà “Zanetti and Friends Match for Expo 2015” e il diretto interessato non vede l’ora: ”Si, torno a San Siro e giocherò con i compagni e gli amici di sempre. Ci saranno 4000 bambini che si sono già accreditati, i ragazzi del Volo che canteranno prima della gara, spero sia una grande festa per Milano, una città che mi ha accolto 20 anni fa”.

Quando si parla di bambini, il capitano risponde sempre presente: ‘‘Questa partita è nata così, d’istinto. Quando ho saputo che Milano avrebbe ospitato un grandissimo evento come l’Expo e che il filo conduttore era quello della nutrizione, ho voluto esserci. Saranno 6 mesi importanti, voglio fare qualcosa anche io. Ci saranno tanti amici tra cui Matthaus, Zenga, Brehme, Zamorano, Crespo, Cordoba, Roberto Baggio e poi Inzaghi, Maldini, Costacurta, Baresi… tutta gente che ha fatto la storia calcistica di Milano”.

Chi farà le squadre?: ”Zenga mi ha detto che non può giocare, quindi allenerà. L’altra squadra voleva farla allenare ad Inzaghi, ma credo che alla fine vorrà giocare! Vedremo, magari ci mischieremo anche. L’importante sarà divertirsi e divertire. E fare del bene alle tante associazioni no profit che lavorano a Milano nel campo dei diritti dell’infanzia, come la mia Fondazione Pupi Onlus: divideremo il ricavato della partita fra tutte”.

Poi il focus si sposta sul momento della squadra: ”Questa è stata una stagione molto difficile, mi auguro che in queste 8 partite si riesca a fare il meglio possibile. L’intesa con l’allenatore c’è e siamo molto fiduciosi nel lavoro di Roberto.  Non è facile ma tutti dobbiamo fare uno sforzo in più per creare un gruppo competitivo e capace di giocarsela con le prime già dalla prossima annata”.

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