Dopo le tante parole, adesso i fatti

Come in molte occasioni in questi lunghi, per qualcuno lunghissimi, anni di post Triplete, in cui l’Inter non versa in condizioni ottimali, ci sono state numerose dichiarazioni dei protagonisti e questi giorni non fanno eccezione.
E’ stata la volta di Hernanes che ha dichiarato: “Abbiamo la coscienza a posto, siamo in forma, vi invito a venire a vedere la risalita dell’Inter al top del mondo”.
Poi è toccato a Juan Jesus, non nuovo ai social network ed alle numerose dichiarazioni, che, ai microfoni di Sky, ha chiesto scusa ai tifosi per le molte distrazioni difensive ed ha detto che proveranno a vincere le ultime dieci partite.
Non potevano mancare le parole del condottiero nerazzurro, Mancini, che alla consueta rubrica in InterChannel #ask, ha detto che l’Inter è un top team quindi prenderà top player, che la squadra farà di tutto per arrivare in Europa League, che ci saranno molti cambiamenti nella prossima stagione e che Kovacic lo vede come regista alla Pirlo e che resterà sicuramente.
I tifosi però, nonostante le buone intenzioni, non vogliono più parole ma fatti concreti e immediati.
Ora si deve decidere il futuro proprio partendo dal campo.
In primis, quello su cui si deve lavorare, a prescindere dai cambiamenti che ci saranno nella rosa, è l’organizzazione di gioco che al momento è molto spesso assente. Va bene lavorare sulla mentalità, va bene cercare il possesso palla ed iniziare la manovra da dietro ma deve esserci un’organizzazione.
Un altro aspetto importante su cui deve lavorare Mancini, è puntare sugli uomini che deciderà di tenere nell’Inter che verrà.
Se Kovacic resterà davvero, si deve puntare alla sua maturazione ed alla sua affermazione definitiva, dandogli fiducia e nello stesso tempo affidandogli la squadra e le responsabilità. Il Maghetto di Linz non può e non potrà essere un gregario in nerazzurro.
Stesso discorso vale per i vari Puscas, Hernanes, Andreolli, Brozovic.
Discorso inverso, invece, potrebbe valere per giocatori come PodolskiGuarin o addirittura Ranocchia e Juan Jesus. Il tedesco visto il rendimento tutt’altro che elevato andrà via, gli altri dovranno mostrare miglioramenti evidenti, altrimenti potrebbero far spazio a chi dovrà continuare a vestire la maglia nerazzurra, permettendogli di crescere e imparare a memoria dettami tattici ed organizzazione.
Dal canto loro i calciatori devono meritarsi la conferma. Il tecnico e tutta la società con lui, vogliono attuare una rivoluzione ed il tempo per le scuse pare essere finito. Non ci sono alternative, per i calciatori, se non farsi trovare pronti con la voglia di combattere e di vincere che deve contraddistinguere gli 11 nerazzurri in campo.
I tifosi, come esternano continuamente, non vogliono più aspettare: vogliono, di nuovo, una grande Inter.

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