Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Yaya Touré non è più solo un sogno ma una possibilità concreta. Il 18 marzo Ausilio è volato in Spagna per assistere a Barcellona-Manchester City, e oltre ad una serie di incontri già in agenda (come quello coi Pozzo per Allan e Heurtaux), ha visto Seluk, l’agente di Touré. Ma più che un incontro a titolo informativo, Ausilio avrebbe proprio presentato una bozza di offerta. I nerazzurri stanno cercando di convincere l’ivoriano mettendolo al centro di un progetto che punta ad arrivare allo scudetto.
Si tratta di un’operazione tutt’altro che semplice, ma l’Inter è proiettata al futuro e sta già pensando ad una presentazione in grande a San Siro. Inoltre, l’eventuale arrivo del giocatore del City, non solo comporterebbe un aumento di affluenza per gli abbonamenti (circa 10.000 abbonati in più) ma alcuni calcoli fanno pensare che Touré potrebbe essere acquistato addirittura solo con gli introiti derivati dalla vendita della sua maglietta numero 42.
Tutto ciò viene parzialmente confermato dal cambio di strategia di Mancini, che ora a chi gli chiede di Touré dice: “È un giocatore del City”. Ciò per mantenere una certa discrezionalità attorno ai contatti che si stanno avendo sia con la società inglese che con l’agente del giocatore.
Ma questa operazione è realmente possibile dal punto di vista economico? Il problema in realtà è l’ingaggio: il giocatore attualmente percepisce 11 milioni di euro netti all’anno, che in Italia significherebbero 22 milioni lordi annui, cifra impossibile da pagare per l’Inter. Perciò i nerazzurri stanno pensando di spalmare questa cifra in più anni, proponendogli un contratto fino al 2020, quando l’ivoriano avrebbe 37 anni. Questa soluzione potrebbe essere vincente, si attendono novità.