37 volte Samuel! Auguri a quel Muro che tanto manca..

Fino alla scorsa stagione è stato protagonista in maglia nerazzurra e forse mai come quest’anno un intero reparto, quello difensivo, ancora risente della mancanza di un leader silenzioso come Walter Samuel, che oggi compie 37 anni. Protagonista di tante battaglie in maglia Inter, pesa come un macigno il vuoto lasciato dall’argentino e forse nel giorno del suo compleanno aumenta il rimpianto nel ricordo di uno dei pilastri del Triplete.

E pensare che quando giocava da piccolo nel Firmat faceva l’attaccante. Poi, viste le difficoltà nel ruolo di punta e visto il suo fisico possente, il suo allenatore ebbe il lampo di genio di fargli cambiare ruolo, radicalmente. Ed ecco pronto il difensore centrale che ogni squadra del mondo vorrebbe: tempismo, concentrazione, temperamento, tutte caratteristiche che ne hanno meritato il nome di The Wall ai tempi della Roma.

Se sei argentino e all’età di 19 anni sei già titolare nel Boca Juniors non è un caso, non può esserlo. Tre stagioni con gli Xeneizes conditi da una vittoria in Copa Libertadores gli bastano per convincere la Roma a puntare su di lui con un grande investimento. Denaro ben speso, se si considera che nelle stagioni nella capitale riesce a conquistare una Supercoppa e soprattutto lo storico scudetto del 2001.

Poi ancora il grande salto, al Real Madrid. I blancos spendono 25 milioni per acquistarli ma dopo una sola stagione a livelli positivi ma non troppo, decidono che non è adatto ai Galacticos e svalutato di una decina di milioni il suo costo, si trasferisce all’Inter.

Ed è proprio qui che inizia la storia, quella vera. Un film nella mente di ogni tifoso nerazzurro, culminato con l’anno perfetto del Triplete in cui pensare di superare la coppia formata da lui e Lucio era pura utopia, persino per uno come Messi.  Forse sarebbe anche superfluo ricordarla con troppe parole l’immagine di quel Muro che senza mai fiatare, senza mai far polemica per le scelte dei tecnici o nei momenti difficili, ha avuto come grande nemico solo gli infortuni che spesso lo hanno rallentato. Solo per ricordarne uno, la lesione al legamento crociata procurata nel 2010 contro il Brescia che lo tenne per 6 mesi lontano dal campo.

Ma per Samuel non sono questi degli ostacoli degni di nota. Così non appena ristabilito torna e riprende le battaglie con la sua seconda pelle nerazzurra. Alla fine sono state 236 tutte quelle combattute da Walterone, condite da 17 reti spesso caratterizzate dalle sue capocciate in terzo tempo, imprendibili per qualsiasi portiere avversario.

Con l’Inter ha vinto 5 scudetti, 4 Supercoppa, 3 Coppa Italia, una Champions League e un Mondiale per Club. E ha lasciato una voragine che ancora è indelebile in un reparto difensivo nerazzurro che manca di un mentore e di una guida come lui in campo e fuori. Può bastare? No, ancora tanti auguri Walter. 

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