#107annidinerazzurro – Inter – Real Madrid, quando una partita diventa storia

Molti ricorderanno la finale di Champions League contro il Bayern Monaco, prestigiosa perché avvenuta contro una grandissima squadra oltre (e soprattutto)  al fatto che quella vittoria significò Triplete. 

Ma un’altra finale fu, probabilmente, ancora più degna di nota di quella. Siamo nel lontano 1964, i nerazzurri allenati da Herrera sfidano nella finale di Coppa Campioni il temibile Real Madrid di Alfredo Di Stefano, alla sua ultima apparizione con la maglia dei blancos. Il club di Madrid, negli anni precedenti (esattamente dal 1955/56 fino al 1959/60) aveva vinto ben 5 Coppe Campioni consecutive. I nerazzurri vivono un buon periodo, l’anno precedente avevano vinto il campionato, e in quell’anno tennero un ritmo formidabile nella competizione europea. Ma davanti, in quel 27 maggio 1964, a Vienna, davanti c’era la squadra più forte del mondo, con due dei giocatori più forti di sempre: uno era Puskas, l’altro, come detto, era Di Stefano, che voleva concludere la propria carriera alzando al cielo, ancora una volta, quel trofeo.

Ma, alla fine, non fu così. I nerazzurri ingabbiarono Di Stefano per tutto l’arco della gara, così come Puskas. L’Inter, emozionata di giocare quel match (Mazzola prima dell’inizio della gara, per sua stessa ammissione, si incantò nel guardare Di Stefano), gioca bene, e allo scadere del primo tempo (al 43′), proprio Mazzola porta in vantaggio la squadra di Herrera con un gol bellissimo dal limite dell’area. Il Real nella ripresa è scatenato, va vicino al pari colpendo un palo clamoroso. I blancos attaccano, vanno vicini al gol in più occasioni ma l’Inter riparte subito, un pallone difficilissimo da controllare viene magistralmente amministrato da Mazzola, il quale serve Milani che, con un diagonale, raddoppia. Grazie ad una bella sforbiciata di Felo il Real accorcia le distanze, ma ad un quarto d’ora dalla fine ancora una volta Mazzola segna, sfruttando un errore del difensore madrileno Santamaria.

Partita chiusa, i nerazzurri vincono 3-1 contro la squadra più forte del mondo. A rovinare l’ultima partita di Di Stefano, il ragazzo che a inizio match incredulo, era rimasto a guardarlo.

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