Mancini e Vidic, è l’ora di far funzionare questo connubio?

La doppia rimonta subita ieri dal Celtic ha messo in evidenza, se ancora ce ne fosse bisogno, le problematiche della difesa nerazzurra, in particolar modo della coppia centrale Ranocchia-Juan Jesus. Tra i due, però, è difficile non notare come sia il capitano l’uomo ad essere maggiormente in difficoltà. Anche ieri sera Andrea Ranocchia è stato a lungo a disagio, in affanno e incapace di trasmettere la dovuta sicurezza. Non che le sue partite siano una lunga sequela di errori, ma è ormai una rarità vedere una sua prestazione immacolata, priva del minimo errore. Inoltre, ciò che preoccupa maggiormente è la sua incapacità di trasmettere sicurezza, caratteristica imprescindibile se porti la fascia da capitano e sei il leader designato del reparto arretrato. Non si discute l’impegno, la volontà, l’attaccamento alla maglia, ma al momento Ranocchia non sta funzionando come dovrebbe. Mancini, così come ha fatto con Kovacic, può avere il coraggio di fare un passo indietro e mettere in discussione un altro di quei giocatori che, di questa squadra, dovrebbe esserne uno dei leader. Le alternative non mancano: Andreolli è esperto e, seppur non sia un fuoriclasse, ha dimostrato di essere affidabile quando è stato chiamato in causa. E’ però Nemanja Vidic quel giocatore che potrebbe rivelarsi la soluzione, almeno temporanea, al momento di forma non scintillante dell’ex Bari e Genoa. Va detto che anche la stagione del serbo non è stata sin qui perfetta, visto che nella linea difensiva a 3 con Mazzarri non ha mai mostrato il carisma che lo ha reso un idolo della tifoseria dell Manchester United, compiendo a volte errori piuttosto grossolani. Mancini lo ha schierato in campionato per ben 4 volte dal suo arrivo e il bilancio è stato tutto sommato positivo: ottimo contro il Genoa, sufficiente contro Empoli e Torino e affogato con tutta la squadra in quel di Sassuolo. Giocò contro il Grifone e nel secondo tempo di Empoli in compagnia di Andreolli, mentre negli altri match fu Ranocchia ad accompagnarlo. Non sembrerebbe dunque una cattiva idea provarlo in coppia con Juan Jesus, per vedere se fra i due possa esserci un giusto affiatamento. Vidic avrebbe la giusta esperienza e saggezza tattica per guidare il più istintivo compagno, mentre Juan Jesus ci metterebbe la velocità, l’esuberanza giovanile e anche quella predisposizione ad iniziare l’azione da dietro che tanto piace al tecnico jesino. Vidic infatti, nelle partite in cui ha giocato, veniva rimproverato da Mancini perché era più propenso a lanciare lungo che a iniziare l’azione da dietro. Ranocchia invece è molto più vicino alle idee del Mancio, tanto che spesso si prende diversi rischi pur di non rinunciare a questo credo.

Uno come Vidic farebbe però molto comodo in determinate situazioni, come le bagarre europee in versione “Celtic Park”di ieri sera. Basti pensare che lo scorso anno, nella doppia sfida del suo Manchester al Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions, il serbo risultò essere uno dei migliori in campo; a dimostrazione che questo giocatore ha ancora qualcosa da dare ad alti livelli. Inoltre, non è detto che Andrea Ranocchia con un po’ di panchina non possa recuperare quelle energie mentali e fisiche necessarie per un finale di stagione da disputare nel migliore dei modi.

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