GdS – E’ l’asse Medel-Shaqiri il vero traino di questa Inter

In questo momento di crescita della formazione di Roberto Mancini due pedine che sicuramente stanno garantendo al tecnico jesino copertura e fantasia sono Medel e Shaqiri, fra i migliori nelle ultime partite giocate dai nerazzurri e quasi impeccabili anche nella partita pareggiata ieri contro il Celtic.

Come analizzato da La Gazzetta dello Sport, il cileno e lo svizzero stanno diventando sempre più importanti nello scacchiere del Mancio specialmente da quando l’ex Bayern viene impiegato nella posizione da trequartista: partendo dalla mattonella del 10 Xherdan a modo di svariare lungo tutto il fronte d’attacco e la possibilità di attaccare con più uomini è anche legata a quel sacrificio che in ogni partita viene offerto da Medel.

Il Pitbull è in grande spolvero da quando si è passati al 4-3-1-2 poichè essendo affiancato da due mezzali può giocare il pallone con più tranquillità e spesso soprattutto dà un grande aiuto alla fase difensiva diventando un centrale aggiunto. Peccato che spesso tutto venga vanificato da ingenuità del vero reparto difensivo che anche in terra scozzese ha confermato di essere assolutamente rivedibile.

La rosea comunque analizza i numeri dei due giocatori sopra-citati. Medel ha toccato ben 81 palloni ieri sera e con 162 passaggi all’attivo dimostra anche il suo aiuto in fase di manovra nonostante la tecnica non sopraffina. A questo si aggiungono 6 contrasti vinti e 4 intercettazioni di palla che spesso hanno permesso al cileno di andare al lancio lungo come fatto in occasione del terzo gol interista di Palacio. In totale 13 i lanci, spesso anche ben calibrati e indirizzati al folletto svizzero che poi dalla trequarti ha potuto mettere in atto tutta la sua fantasia e vivacità.

Per l’ex attaccante di Bayern e Basilea sono 61 i palloni toccato con 38 passaggi totali di cui solo 4 sbagliati, numeri di grande rilievo considerato che la trequarti sia una zona nevralgica in cui si è ostacolati dagli avversari nel creare gioco. Il dato che sicuramente fa sorridere di più Mancini è quello legato ai tiri, ben 7 ieri di cui in sei occasioni lo svizzero ha centrato lo specchio, peraltro sempre con una certa pericolosità. Gli avversari sono stati totalmente in balìa dei suoi movimenti per tutti i 90 minuti e lo dimostrato i 4 falli da lui subiti con cui spesso gli scozzesi hanno tentato di fermarlo.

Senza dubbio per Mancini c’è ancora da lavorare per far crescere questa squadra però l’indirizzo tattico dell’asse Medel-Shaqiri sarà riproposto anche nelle prossime partite vista l’utilità con cui si manifesta nel rettangolo di gioco.

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