Le pagelle di Celtic-Inter: brilla Shaqiri, la difesa balla troppo

Ecco le pagelle della sfida fra Celtic e Inter, valida per l’andata dei sedicesimi di Europa League:

Carrizo 7: forse un po’ di reattività in più sul secondo goal non avrebbe guastato, ma nel secondo tempo sfodera 2/3 interventi di gran qualità. Soltanto la prodezza di Guidetti riesce a perforarlo.

Campagnaro 5,5 : è quello che balla di meno in difesa, ma in compenso è troppo macchinoso quando accompagna l’azione.

Ranocchia 5: in confusione, sballottato e in difficoltà per tutto il match. Sfodera qualche buon intervento, ma al solito sono le amnesie ad essere più numerose.

Juan Jesus 5,5: meglio di Ranocchia, ma non è una consolazione eccessiva. Anche lui ha le sue evidente titubanze.

Santon 5,5: meglio nel secondo tempo che nel primo, ma nel complesso è la sua prima vera prova negativa dopo il ritorno a Milano

Medel 6,5: partita di grande grinta e sostanza, è uno dei pochi a non traballare, nemmeno quando la pressione del Celtic è ai suoi massimi.

Guarin 6: invisibile nel primo tempo, cresce nella ripresa ed offre qualche piacevole giocata.

Kuzmanovic 5,5: una gran palla per il primo goal di Shaqiri, ma viene successivamente travolto dal temperamento dei padroni di casa.

Shaqiri 7,5: sarebbe da 8 se fosse arrivata la vittoria. Un giocatore che dimostra di essere diverse spanne sopra gli altri. Segna, svaria, ispira, dribbla e per poco non trova il guizzo vincente al novantaquattresimo.

Palacio 6,5: una doppietta fortunata, ma anche preziosa. Con i goal può ritrovare lo splendore dei tempi belli, nonostante una forma fisica non impeccabile.

Icardi 5,5: partita di fatica, qualche buon guizzo, ma molte ombre. Spreca un’occasione d’oro in contropiede.

Kovacic 5: entra in campo in maniera morbida. Deve bruciare l’erba se vuole riscalare le gerarchie di Mancini.

Dodò 5: entra in tempo per sbagliare un rinvio di testa e perdere il pallone da cui nasce l’occasione del pareggio definitivo.

Allenatore, Roberto Mancini 6: segnali di gioco offensivo e personalità convincenti, almeno nell’approccio. E’ però da rivedere la difesa. Perchè non provare Vidic al fianco di Juan Jesus?

 

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