Guarin, il rilancio che tarda ad arrivare

Con l’insediamento di Mancini sulla panchina dell’Inter, tutti speravano nel rilancio definitivo di Fredy Guarin. Il posto da titolare nel centrocampo nerazzurro lo ha conquistato, complice anche l’infortunio di Hernanes, ma il colombiano non ha mai convinto. Le sue prestazioni, soprattutto nell’ultimo mese sono sempre apparse opache. Il numero 13 nerazzurro, eternamente sul mercato, sembra non riuscire mai a trovare la tranquillità necessaria per esplodere del tutto.

Un’eterna promessa, un calciatore con tantissime potenzialità, un fisico roccioso e un tiro fortissimo. Troppe volte si è rivelato un flop del centrocampo nerazzurro. Si intestardisce spesso palla al piede, tarda a servire i suoi compagni e sembra sempre optare per la scelta sbagliata in campo. Se ci aggiungiamo una buona dose di irruenza che trasforma ogni suo contrasto in un fallo prontamente fischiato dai direttori di gara, possiamo capire quanto il modo di giocare di Guarin possa essere snervante per i tifosi e deleterio per i compagni di squadra. Sicuramente essere sempre un uomo mercato non lo aiuta ad essere sereno, ed è forse questa una delle cause del suo potenziale inesploso.

Mancini continua a puntare sul colombiano domenica dopo domenica, pur non essendo ripagato con prestazioni sufficienti. Da gennaio però con il ritorno di Hernanes, le gerarchie potrebbero cambiare. Kovacic è insostituibile, il brasiliano ci sarà sicuramente e anche Kuzmanovic, che tanto bene sta facendo nelle ultime settimane, sarà difficile da tenere in panchina. L’eterna promessa di un Guarin 2.0 per adesso rimane aria fritta, con le prossime partite e l’avvento del calciomercato invernale che saranno decisivi per il futuro del centrocampista colombiano.

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