Mancini sbaglia e ripara, trascina l’Inter al pareggio e le dona carattere e grinta

Nel posticipo serale contro la Lazio, Mancini spiazza tutti: fuori Medel, con D’Ambrosio e Nagatomo esterni difensivi e Dodò a centrocampo. L’Inter parte malissimo ed è subito in difficoltà. L’atteggiamento totalmente passivo, la confusione iniziale dell’allenatore e la difesa terrificante sono complici del vantaggio e del dominio laziale dei primi dieci minuti.

I nerazzurri riescono finalmente a venire fuori con carattere, ma il possesso palla è sterile e gli uomini di Mancini faticano a trovare spiragli. Le poche azioni degne di nota sono orchestrate dal solito Kovacic, che mette sui piedi di Nagatomo la palla dell’occasione migliore del primo tempo. Proprio nel momento migliore dell’Inter arriva, poi, il raddoppio degli avversari. Il tecnico interista è incredulo di fronte ad una difesa ancora una volta immobile.
L’Inter continua a manovrare, ma la sua è una circolazione senza sbocchi, priva di verticalizzazioni apprezzabili. Troppi errori in fase di impostazione contro una Lazio cinica ed organizzata, pronta a concretizzare i pochi palloni che arrivano nell’area di Handanovic. L’allenatore jesino, che aveva capito sin dai primissimi minuti di gioco di aver sbagliato la formazione titolare, manda a scaldare Medel, che sostituisce Dodò ad un minuto dalla fine del primo tempo.

Il secondo tempo è tutto un’altra storia. Mancini riprende in mano le redini della gara e la sua squadra lo segue. Prima mette in campo Bonazzoli al posto di un pessimo Guarin, poi detta la battuta della punizione con la quale l’Inter pareggia, dopo che, pochi minuti prima, Kovacic aveva accorciato. È proprio il giovane della Primavera a mettere la palla in area, riportando Palacio all’esultanza dopo ben 7 mesi.

Dopo il pareggio, l’Inter rinasce, affronta la Lazio a testa alta creando occasioni da gol. Stasera in campo si è finalmente vista la Pazza Inter di cui i tifosi sono innamorati, la squadra che in pochi minuti cambia atteggiamento e cerca la vittoria a qualsiasi costo. I 3 punti non sono arrivati, Mancini ha ancora tanto lavoro davanti a sé, a partire dalla difesa e della gestione tecnica di calciatori come Dodò e Guarin, ma sono visibili i primi segnali di ripresa.

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