Che fine ha fatto Don Rodrigo?

Fra gli elementi più altisonanti dell’attuale momento nero dell’Inter c’è senza dubbio il pessimo stato di condizione del Trenza Rodrigo Palacio. Un giocatore che nelle prime due stagioni in maglia nerazzurra si era rivelato decisivo con il suo lavoro a tutto campo durante i 90 minuti: gol, assist, corsa, movimenti, copertura, insomma dimostrando di possedere tutte le caratteristiche dell’attaccante moderno che ogni tecnico vorrebbe allenare.

I numeri lo confermano e nelle ultime due annate l’attaccante ex Boca ha firmato fra tutte le competizioni disputate 41 gol in 78 partite, un’ottima media-gol per una seconda punta come lui. Nella stagione di Stramaccioni era stato praticamente il goleador di coppa con 8 gol su 10 partite di Europa League e nel momento di debacle totale della squadra per via degli infortuni aveva retto da solo per un paio di mesi il peso dell’attacco nerazzurro prima di infortunarsi egli stesso dopo la vittoria esterna ottenuta sul campo della Samp, decisa tanto per cambiare da una sua doppietta.

Sebbene al suo arrivo in Italia si parlava di un buon attaccante ma poco freddo sotto porta, con la maglia del Genoa aveva dimostrato di avere i numeri da punta soprattutto alla terza stagione col grifone quando timbrò il cartellino 19 volte in campionato e due volte in Coppa Italia. Poi anche nel salto di qualità passando all’Inter aveva messo un ulteriore tassello nella sua crescita rendendo di gran lunga migliore la sua media gol fino a giungere a questa dannata stagione.

Cercando un parallelismo con un altro pezzo di storia dell’Inter come Diego Milito, per entrambi sembra molto condizionante dal punto di vista fisico (e forse anche mentale) , l’impiego come riserva in un mondiale con Milito che fu impegnato pochissimo nel 2010 dal CT Maradona mentre per Palacio qualche minuti in più in Brasile ma con il peso di alcune clamorose palle gol fallite come quella in finale con la Germania che avrebbe potuto cambiare il destino dell’albiceleste. Conseguenza del mondiale una preparazione iniziata tardi e male, con acciacchi fisici e una condizione che stenta ad arrivare e soprattutto un digiuno da gol che rappresenta forse la peggior malattia per ogni attaccante al mondo.

Per il Principe la stagione post-mondiale fruttò appena 5 gol in campionato per un totale di 8 stagionali con le altre competizione, Palacio a metà dicembre è ancora a secco di gol nonostante il solito lavoro sporco  e qualche assist fin qui confezionato in campionato, ma troppo poco per un giocatore come lui. Il momento più basso è stato toccato ieri con l’assist involontario per Thereau che ha fruttato l’ennesima sconfitta per l’Inter in una partita da vincere.

Forse sarebbe necessario un pò di riposo anche se la stagione lo permette raramente, magari un gol seppur casuale cambierebbe tutto, probabilmente è solo sfortuna, fatto sta che l’Inter e i suoi tifosi hanno bisogno del vero Don Rodrigo, in grado con il suo indiscusso valore di tornare a essere temuto dalle difese avversarie in maniera degna del suo soprannome.

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