Le pagelle di Milan-Inter: Obi risponde a Menez. Pari a San Siro

Ecco i voti dei nerazzurri scesi in campo questa sera:

Handanovic 6: Incolpevole sul goal, è sicuro sull’ordinaria amministrazione.

Nagatomo 7: Prestazione brillante del giapponese che spinge sulla fascia con costanza e non soffre nell’uno contro uno. 

Ranocchia 5,5: Nel complesso non demerita molto, ma quando si alza troppo per tentare l’anticipo crea problemi alla squadra. Come nel goal di Menez.

Juan Jesus 7: Insuperabile. Non c’è avversario che lo faccia soffrire, chiunque esso sia, da Torres a Menez fino a Honda e El Shaarawy

Dodò 6: Si fa vedere poco in fase di spinta ma tiene bene botta nell’altra metà campo.

Guarin 6,5: Subito attivo e volitivo, crea problemi con la sua fisicità e la sua velocità. Nel secondo tempo tende a scomparire ma dalle sue iniziative nascono le occasioni migliori.

Kuzmanovic 6: Uomo d’ordine in mezzo al campo, smista il pallone senza far danni. Non gli si può chiedere di più.

Obi 6: Sfrutta bene la chance offertagli da Mancini. Da un suo disimpegno errato parte l’azione del vantaggio rossonero, sbaglia qualcos’altro ma si riscatta nel migliore dei modi. Si leva una soddisfazione non da poco e leva dai guai anche l’inter.

Kovacic 5: Abulico. Non combina nulla di buono o propositivo e perde spesso palla, ma va detto che la posizione in cui lo colloca Mancini è del tutto inedita per lui.

Palacio 6: Generoso, come al solito. Aveva promesso un nuovo goal di tacco ma non ha nemmeno il modo di tirare in porta. Si sbatte sulla fascia.

Icardi 5,5: Più nel vivo del gioco rispetto all’era mazzarriana, ha il demerito di non sfruttare tre palle goal. Un po’ di sfortuna ma avrebbe potuto far di più.

Hernanes 6: Entra in campo senza demeritare. Crea qualche presupposto buono ma non ha la forma fisica giusta per piazzare il guizzo vincente. La sua qualità sarà indispensabile.

Osvaldo, M’vila SV

Allenatore, Roberto Mancini 6: La squadra sta bene in campo e questo è già un successo vista la sola settimana di lavoro alle spalle. Indovina la mossa Obi ma la presenza di Kovacic sulla fascia lascia perplessi. Tatticamente, prepara bene la gara.

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