Milan e Inter, più simili di quanto sembri

Lontane dai fasti del passato, Milan e Inter si affrontano domenica sera nel derby più atteso del campionato italiano. E le due squadre presentano più affinità di quanto si possa pensare.

In primis, i problemi societari: da un lato un presidente che investe poco, dall’altro un presidente nuovo che sembra fatichi ad entrare nella mentalità del calcio italiano. Restie anche le dirigenze, incapaci di attuare un progetto valido e coerente, in grado di rendere nuovamente competitive due squadre che, fino a pochi anni fa, splendevano di luce propria in Italia, in Europa e nel mondo. Altro problema comune è sicuramente il deludente inizio campionato, che ha portato alla luce incertezze tecniche e discontinuità nel gioco. Entrambe le squadre presentano difese imbarazzanti: 16 i goal subiti dai rossoneri, 14 quelli subiti dai nerazzurri in sole 11 gare disputate. La classifica, dopo tutto, parla chiaro: 17 punti per il Milan, 16 per l’Inter. Attenuante valida per entrambe le compagini è costituita dai numerosi infortuni, che hanno reso la vita dura ai tecnici. Il famoso proverbio “Mal comune, mezzo gaudio”, però, poco consola le tifoserie milanesi. Una luce in fondo al tunnel? Due tecnici giovani e motivati, proiettati verso l’obiettivo “Ricostruzione”: Inzaghi, esordiente in qualità di allenatore, è tornato a casa, nella squadra che ha portato sul tetto del mondo; grande ritorno anche quello di Mancini, che occupa adesso una panchina difficile e ricca di aspettative, dopo il disastro Mazzarri e dopo i tre scudetti di fila degli anni d’oro.

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