Gds – Rosita Celentano: “Ecco la storia dell’inno Pazza Inter”

Rosita Celentano, figlia del celebre tifoso interista Adriano, racconta a La Gazzetta dello Sport com’è nata Pazza Inter, inno nerazzurro prodotto dall’etichetta Din Don Dan della Celentano e cantata da chi, all’epoca, nell’Inter ci giocava.

Era il 2003, andai da Massimo Moratti e gli proposi di comporre un inno. Lui fu subito entusiasta, ma mi chiese una cosa“.

-Quale?
Moratti mi disse: ‘Non voglio il solito inno, l’Inter è una squadra un po’ pazza, mi piacerebbe che venisse fuori questa pazza Inter nel testo’. Ci ha dato un assist fantastico, siamo partiti dal suo concetto e l’abbiamo sviluppato. Siamo soddisfatti perché il brano interpreta lo spirito giusto“.

-Tra l’altro l’avevano cantato i
calciatori in sala d’incisione.
È stata un’esperienza divertente. Quelli più intonati, come Zanetti e Recoba, sembravano in una sala giochi, quelli più insicuri all’inizio si defilavano, ma poi si sono fatti coinvolgere, con Bruno Arena dei Fichi d’India che li dirigeva e allentava la tensione“.
-Per un periodo, però, non l’abbiamo più sentito a San Siro, che cosa è successo?
Colgo l’occasione per fare chiarezza. C’è stato un grande fraintendimento perché il mondo del calcio e quello della discografia sono molto lontani. Quando un editore produce un brano non può impedire a nessuno di suonarlo perché è della gente. Ho tentato di spiegarlo alla società, ma evidentemente c’erano problemi più importanti durante il cambio di dirigenza. Io posso intervenire su tutti gli altri diritti, tipo le suonerie dei cellulari, quelli sì, ma non allo stadio. Ne ho parlato con l’ex presidente Moratti e in una settimana la situazione si è sbloccata“.

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