Inter, i perchè del ribaltone

La notizia dell’esonero di Walter Mazzarri e del ritorno sulla panchina dell’Inter di Roberto Mancini è stata talmente repentina che non ha ancora fornito il tempo necessario di riflessione ai tifosi, agli interessati e agli addetti ai lavori. Che la frangia dei supporters nerazzurri volesse un avvicendamento sulla guida tecnica era una cosa ben nota ma, come riportato nell’odierna edizione del Corriere della Sera, restano degli interrogativi.

In primis, cosa ha convinto Erick Thohir a esonerare Mazzarri? 

Probabilmente due aspetti legati alla partita contro l’Hellas Verona che non avevano lasciato indifferente il presidente indonesiano: la sempre più convinta contestazione dei tifosi in uno stadio sempre meno affollato e la sensazione che il tecnico di San Vincenzo avesse ormai perso letteralmente il controllo della situazione dal punto di vista tecnico e anche emotivo. Sebbene la società abbia sempre apprezzato il grande impegno e la costante sintonia dell’allenatore con i progetti societari oltre che le sue indiscusse doti tecniche, l’ulteriore passo falso di domenica ha certificato la necessità del cambiamento, ora più che mai necessario, riprendendo le parole dello stesso Massimo Moratti.

Inoltre, perchè il cambio in panchina è arrivato solo nella giornata di ieri? 

ET aveva già palesato a Moratti le sue preoccupazioni sulla questione-allenatore nell’incontro di lunedì ma poi partito per Giakarta mercoledì ha dato ordine al suo staff di avviare i contatti con Roberto Mancini per una trattativa non facile in partenza ma che ha subito dato gli sviluppi più sperati.

Poi giovedì notte la trattativa ha subito l’accelerata decisiva grazie all’incontro fra il Ceo nerazzurro Bolingbroke, il d.g. Fassone e l’avvocato Silvia Fortini con gli ultimi dettagli sistemati proprio ieri cioè un contratto a 4 milioni a stagione fino al 30 giugno 2017 e l’ufficializzazione sui social e sul sito ufficiale della svolta.

Ma perchè proprio Mancini?

Molti hanno visto in questa scelta il forte contributo dell’ex-presidente Moratti che spesso aveva fatto il nome del Mancio in memoria del suo vincente passato da allenatore dell’Inter ma poi lo stesso Thohir ha confermato le ragioni che hanno portato a scegliere l’allenatore di Jesi: ”Il nostro obiettivo è quello di riportare il club fra i Top Club d’Europa ed è per questo che sono felice di dare il bentornato a Mancini. La sua esperienza internazionale e la sua voglia di successi porteranno la squadra a un livello più alto”. Con una sorta di dribbling al Financial Fair Play il presidente interista ha voluto dare una svolta all’attuale situazione del club per tornare agli antichi fasti del passato.

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