GdS – Kolarov o Clichy, e Dodò rischia

Nuovo mister, nuovo modulo e di conseguenza nuovi interpreti. Con l’arrivo di Mancini l’Inter sarà obbligata a tornare inevitabilmente sul mercato a gennaio. Prendere una squadra a stagione in corso non la fa sentire propria al 100% e, per ovviare a ciò, l’unico modo è sfruttare al meglio la finestra di mercato invernale.

Costi e gestioni- E’ risaputo che il Mancio non è certamente una soluzione low cost, sia per il suo ingaggio sia per i giocatori che richiede per avviare un progetto.La sua specialità è stata negli anni quella di saper rapportarsi bene nelle grandi piazze, e di riuscire a gestire situazioni intricate lì dove c’erano le così dette primedonne. La Gazzetta dello Sport riporta le prime cifre del contratto del tecnico jesino: ” 2,7 milioni netti (più bonus). Poi, per il biennio successivo Roberto Mancini guadagnerà 4 milioni netti a stagione con i soliti bonus in aggiunta”. Cifre che se sommate ai restanti 3,5 milioni che l’Inter verserà a Mazzarri fino al termine della prossima stagione, faranno schizzare i costi della panchina fino a 14 milioni. Alla faccia del fair-play finanziario e dei richiami della Uefa.

Mercato- Abituato a gestire grandi campioni, da Ibrahimovic a Sneijder, passando per Aguero, Silva e Dzeko, Mancini dovrà fare un lungo braccio di ferro con Thohir per convincerlo a regalare alla sua truppa forze fresche. La Gazzetta dello Sport riporta i primi nomi che Mancini avrebbe dato ad Ausilio, “Molte attenzioni vanno al Manchester City che, in caso di eliminazione dalla Champions, potrebbero cedere in prestito Kolarov o Clichy”. La fascia sinistra rischia di trovare ingorghi e l’indiziato numero uno a far posto agli ex citiziens sarebbe Dodò, fin qui tra i migliori in stagione. Mancini vuole anche un top player, un giocatore che li davanti possa fare la differenza, ed ecco spuntare un nome  già vicino all’Inter in passato, “A gennaio si spingerà per riprovare la pista che porta a Lamela, ideale per l’idea di calcio di Mancini”.

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