L’ Inter affonda a Parma

Partita davvero poco spettacolare al Tardini. Prima frazione di gioco non positiva per l’ Inter: dopo un buon avvio, i nerazzurri calano non appena subita la rete di De Ceglie. L’ Inter cerca di avanzare in maniera disordinata, con un possesso palla sterile: l’ unica soluzione offensiva tentata dai nerazzurri è il cross in mezzo per Icardi che, però, è sempre solo contro tutta la difesa gialloblu.
Palacio e Kovacic sul fronte offensivo tentano di variare, muovendosi in continuazione, ma non basta. Dodò propositivo, il suo difetto però è evidente ad ogni partita: imprecisione nel crossare; sempre meglio però di Obi, che è assolutamente inesistente, dando l’ illusione che l’Inter giochi in 10, sbagliando le uniche due palle buone che gli capitano per rendersi pericoloso.
L’ Inter, tra l’altro, non è assolutamente messa bene in campo, la difesa è troppo alta e spesso rischia l’imbucata del Parma; per tutto il primo tempo i padroni di casa, citando Mourinho, “hanno messo il pullman davanti la porta”, andando però in più riprese vicino al raddoppio, basando quindi tutte le proprie manovre offensive sul contropiede.
Il vantaggio, al 45’, è comunque meritato, essendo stato il Parma l’ unico a creare qualche occasione da gol.

Nei primi minuti della ripresa la musica non cambia: il Parma attacca, l’Inter fa possesso palla senza mai incidere. Inizia a muoversi maggiormente Icardi, allargando così il raggio d’ azione nerazzurro.
Col passare dei minuti i nerazzurri crescono, con un Kovacic che cresce attimo dopo attimo, un Kuzmanovic che si affaccia di più in avanti e Hernanes , subentrato ad Obi, che incide sicuramente più del nigeriano: insomma, la manovra è più fluida.
Il Parma continua ad essere pericolosa in contropiede, approfittando di un’ Inter arrembante in cerca del pari: infatti ancora una volta De Ceglie punisce i nerazzurri.
Dopo il 2-0 i nerazzurri spariscono dal campo, subendo altre numerose ripartenze gialloblu oltre che una meritatissima sconfitta.

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