Panorama- San Siro vuoto e silenzioso

I dati esposti dalla rivista “Panorama” sono un campanello d’allarme che la gestione Thohir non deve sottovalutare. Il tifo a San Siro è in calo, lo stadio è freddo e sempre più vuoto. Lo disse anche Mourinho, ai tempi, che il pubblico molte volte non fa la differenza, che non sembra di giocare in casa. E quando non si tifa ci sono i fischi, gli stessi che hanno costretto lo speaker del Meazza a non citare i nomi degli allenatori durante le formazioni, per evitare che Mazzari ne venga travolto.

I dati- L’Inter sembra aver superato il momento più difficile di questo inizio di stagione, ma Giovanni Capuano ci illustra quelli che sono i dati di afflusso allo stadio fino al giorno della partita contro la Sampdoria: “Per vedere i nerazzurri battere la squadra di Mihajlovic si sono mossi in 28.057, primato negativo dell’anno con crollo evidente rispetto alla stessa partita di un anno fa, quando a San Siro si erano staccati 43.607 tagliandi tra paganti e abbonati. Un calo del 35%”. Prosegue il giornalista di Panorama “Mettendo in fila i numeri delle prime cinque partite casalinghe di questa stagione, e confrontandoli con le stesse sfide di un anno fa , la perdita complessiva è di 32.796 spettatori, che percentualmente porta a un preoccupante -16%. Il primato di presenze, confermato anche nella passata stagione di 46.246 è lontanissimo: oggi l’Inter si ferma a 33.889 e  a fare flop è prima di tutto la campagna abbonamenti, della quale non viene ancora fornito il dato ed è ancora aperta”.

Le perdite- Il settimanale conclude con una stima circa le perdite che il club può subire se il trend non dovesse essere invertito. “Il problema è di natura economica perchè di questo passo Thohir e i suoi uomini dovranno segnare una pesante minusvalenza rispetto allo scorso anno. Se il trend non dovesse essere invertito in fretta, si può ipotizzare una perdita di ricavi da stadio di circa 3-4 milioni, rispetto ai 17,5 del bilancio dello scorso anno. Un problema in più per una società che sta cercando di ottimizzare ogni aspetto della propria strategia finanziaria, per tornare in equilibiro e superare il test davanti alla Uefa, che contesta lo sforamento dei parametri del fair play finanziario”.

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