Zanetti e l’Inter, niente addio

Diciamocelo, Moratti era uno dei padri dell’Inter. L’Inter era la sua creatura e gli interisti i suoi figliocci, un po’ irriconoscenti, un po’ bizzosi come in ogni rapporto padre-figlio che si rispetti. Per questo, alla notizia dell’addio definitivo di Moratti ogni tifoso che si rispetti si è sentito un po’ orfano della sua passione. A questo si sono freneticamente aggiunte le voci che oltre Moratti volevano anche Javier Zanetti sulla via dell’addio. L’ultima bandiera, l’ultimo briciolo di interismo in una società sempre più improntata al profitto che alla passione.

Nella giornata di ieri però, come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, sono arrivate le smentite del diretto interessato. Pupi ha ribadito che la sua vita è legata a doppio filo all’Inter e continuerà a fare il bene della società. Il ruolo di vicepresidente e ambasciatore gli permette di rappresente al meglio la società nerazzurra nel mondo e anche  capisce l’importanza di avere una figura come Zanetti ancora acclamatissima nell’ambiente nerazzurro. Via Moratti dunque, è molto probabile che gli interisti si affideranno a lui per cercare di uscire dalle acque tempestose degli ultimi anni e lui sarà ben felice di accompagnarli verso nuovi successi, nel ricordo di un glorioso passato.

L’ultimo capitano non abbandonerà la nave.

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