GdS – Materazzi: “Ringrazierò sempre Moratti, anche se… A Napoli stanno imparando a conoscere Benitez”

“Ho un giocatore che potrebbe fare la B ad occhi chiusi. Chiede un permesso di lavoro per giocare e guadagna 30 dollari al mese. Un giro da queste parti farebbe bene a tanti ragazzi di casa nostra”. Marco Materazzi  è uno che dice le cose in maniera diretta, senza fronzoli e così ha fatto durante tutta la sua carriera da giocatore.

Il suo carattere lo sta aiutando anche nell’esperienza al Chennayin squadra del campionato indiano nella quale svolge il ruolo di allenatore/giocatore. I suoi ragazzi scendono in campo con la sua grinta e si vede. Due vittorie su due e i complimenti di una vecchia ma fondamentale conoscenza per Matrix, Jose Mourinho: “Mi ha fatto i complimenti dopo il primo successo, i suoi insegnamenti li porto dentro non ho bisogno di parlargli sempre”.

Nel’intervista concessa ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Matrix parla anche della situazione attuale della sua squadra del cuore, a partire dall’addio di Moratti: “Lo ringrazierò per sempre, mi ha permesso di vincere tutto ma durante i miei anni all’Inter non sono stato trattato sempre benissimo. Quando Ausilio mi propose di fare l’allenatore in seconda degli Allievi regionali non mi difese. Qualcuno non mi voleva all’Inter”.

Si passa poi a parlare della questione rispetto che Materazzi ha sempre pretese e sempre concesso agli avversari:“Non avrei mai fatto come Mazzarri, avrei chiamato Moratti in privato. Non era il momento per un’uscita simile”, ma Marco ne ha anche per Benitez con il quale il rapporto non è mai nemmeno partito: “Devo ringraziarlo perchè mi ha insegnato come non ci si deve comportare con i giocatori. Chi va in tribuna è molto più importante di chi va in campo. Vinciamo la supercoppa contro la Roma dove potevamo stare sotto di quattro gol all’intervallo e lui per dimostrare che non era il trionfo della squadra di Madrid cambia tutto contro l’Atletico nella supercoppa europea. Sono stato profeta, anche al Napoli se ne stanno accorgendo. Ora Hamsik capisce quello che ho passato io”.

Parole al miele invece per Antonio Conte, neo ct della nazionale: “E’ il nostro tecnico migliore, può ricreare una nazionale forte ma soprattutto unita. Fa bene a non guardare in faccia nessuno sulle convocazioni.

Parentesi anche su Balotelli: “Ha tutto per essere un campione ma non ha fatto progressi anzi, è tornato indietro. Mario è una persona educata, sensibile, ha sofferto. Ma dovrebbe andare in giro in India per capire alcune cose. Doveva prendere esempio da Ibra, lui da sempre il massimo e pretende il massimo da tutti“.

Sul suo futuro: “Mi piacrebbe fare il manager all’inglese, libero, senza condizionamenti. Ma quanti presidenti in italia te lo permetterebbero? Per ora c’è l’india con una grande proprietà che vuole il meglio per la squadra”.

Ma in Italia c’è l’erede di Materazzi? :“Troppa playstation. Oggi i Italia ai difensori insegnano a muoversi per reparto e nel’uno contro uno fanno fatica”. Come a dire di Materazzi ce n’è soltanto uno.

 

 

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