Mazzarri, gioie e dolori di questa Inter

Per Walter Mazzarri, quella di ieri, è stata probabilmente una delle serate più lunghe della sua era sulla panchina dell’Inter. I fischi durante la lettura delle formazioni non avevano certamente fatto presagire il meglio per il tecnico toscano, che ha trovato da parte sua l’orgoglio di una squadra che ha saputo reagire per ben due volte ai colpi da fuoriclasse di Callejon.

L’atteggiamento dei nerazzurri in campo ha rispecchiato pienamente il momento particolare che la truppa di Thohir, per l’occasione in tribuna al fianco di Massimo Moratti, sta attraversando in questo periodo. Una squadra certamente diversa, rispetto a quella confusionaria e abulica vista in campionato nelle ultime due uscite, che ha esercitato un buon possesso palla, trovando in Kovacic ed Hernanes due autentici fari in mezzo al campo.

Le classiche difficoltà dell’Inter “mazzarriana” sono venute fuori puntualmente, soprattutto durante la ripresa, dove Palacio e Icardi, abbandonati al loro destino lì davanti, nella terra del gigante Koulibaly, hanno fatto registrare la voce “zero”, nei tiri verso lo specchio della porta difesa da Rafael Cabral, praticamente inoperoso per tutta la gara. A salvare l’allenatore dell’Inter è stata però un’avversaria che, fortunatamente, sta vivendo la stessa condizione psico-fisica dei nerazzurri, ed infatti tutto ciò ha risentito sull’economia di una gara decollata solo al 79′.

Nel dopo partita Thoir ha dato ancora fiducia al coach di San Vincenzo, ma la pazienza dei tifosi è finita da tempo. Ora Hernanes a parte, la beneamata dovrà cominciare a vincere e soprattutto a convincere già nel match di Europa League contro il Saint Etienne, vittorioso a domicilio in campionato sul campo del Lorient e in cerca di punti qualificazione nel girone, comunque dominato dai nerazzurri.

Domenico Perna

 

 

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