Rientro anticipato e primo allenamento alla Pinetina. Il Profeta ha già voglia di Inter

In attesa che la compagine nerazzurra rientri a Milano, al termine della Guinness Cup che la sta vedendo impegnarsi egregiamente contro avversari di assoluto valore, Hernanes ha deciso di anticipare di qualche giorno il rientro dalle vacanze per farsi trovare già in buona condizione per l’andata dei preliminari di Europa League in programma il 21 Agosto. Il Profeta, infatti, ha iniziato la preparazione alla Pinetina nella giornata di giovedì e, per i prossimi giorni, svolgerà un lavoro personalizzato che lo aiuterà a riprendere il giusto ritmo prima di aggregarsi con il resto della truppa a partire dall’inizio della prossima settimana.

Non è stata sicuramente un’estate facile per l’eclettico centrocampista carioca al termine di un Mondiale vissuto nell’anonimato e macchiato dalla storica débacle in semifinale contro la Germania. Il ct Felipe Scolari ha preferito, spesso, l’aggressività dei vari Luis Gustavo, Ramires e Fernandinho alla sua fantasia, concedendogli solo pochi scampoli di partite, nelle quali non è riuscito ad esprimere tutto il suo valore.

Ora, però, la voglia di riscatto sarà tanta e le speranza del popolo nerazzurro è quella che il brasiliano riesca a sfoderare tutta la sua classe e la sua voglia di incidere, già a partire dalle prossime partite e per tutto l’arco di questa lunga annata ormai alle porte. Dopo i primi sei mesi di ambientamento durante la scorsa stagione, ora si attende quel piccolo ma significativo salto di qualità in termini di continuità e leadership per diventare beniamino indiscusso dei tifosi.

Anche perché, nonostante le ottime prove nelle prime due gare della Guinness Cup, l’assenza di un giocatore d’inventiva ed imprevedibilità si è sentita molto nello scacchiere tattico predisposto da Walter Mazzarri. Le defezioni contemporanee di Hernanes e Kovacic hanno pesato molto sulla fluidità del gioco in queste prime uscite ed il tecnico punterà tantissimo su di loro nel corso dell’annata per alzare drasticamente il livello di qualità nella zona nevralgica del campo ed avere, così, il pallino del gioco a proprio favore per lunghi tratti di gara. Una grande squadra come l’Inter ha assolutamente bisogno di queste peculiarità per tornare immediatamente nell’Europa che conta.

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